Trasporti in Sicilia, Miceli (Pd): “Inaccettabili i rincari per le Isole minori”
“L’aumento dei prezzi dei biglietti per raggiungere le Isole minori della Sicilia è un fatto grave, inaccettabile e ingiustificabile. I rincari sono uno schiaffo alla nostra economia, un danno non solo per l’intero indotto del turismo ma anche per i pendolari. Con questa vergogna Musumeci chiude il suo mandato nel peggiore dei modi. Non mancherà a nessuno”.
È il duro commento del deputato del Pd Carmelo Miceli che interviene sui rincari del 20 per cento sui collegamenti marittimi statali per le piccole isole annunciati dalla Società navigazione siciliana e che saranno in vigore da domani, mercoledì 22 giugno.
“Davanti a questa assurdità che si manifesta giusto all’inizio della stagione estiva e turistica, vista la totale latitanza di Musumeci, annuncio che depositerò subito un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Giovannini per sapere se il governo ha previsto un intervento che possa arginare il caro carburante e mantenere un servizio di trasporti accessibile a tutti”.
La replica dell’assessore Falcone a Miceli
«Bene che il deputato Pd Miceli presenti un’interrogazione al ministro Giovannini. Avrà così l’occasione per studiare un po’ e approfondire le competenze che il ministro Giovannini detiene sui collegamenti marittimi in convenzione statale per le Isole minori. Sono appunto le linee statali ad essere oggetto di quei rincari sui biglietti che, invece, il governo Musumeci ha scongiurato sui servizi via nave e aliscafo di propria competenza». Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.
…e a Federalberghi
“Vorrei tranquillizzare il rappresentante Federalberghi Del Bono, intervenuto solo oggi sull’imminente rincaro dei collegamenti marittimi per le Isole minori pagati dallo Stato. Il governo Musumeci ha fatto la propria parte, non solo utilizzando ben 20 milioni per stoppare gli aumenti sulle tratte sostenute dalla Regione, ma anche mettendo in campo tutta la propria credibilità per convincere innanzitutto gli armatori convenzionati con lo Stato a ritardare per ben due volte il già stabilito adeguamento dei prezzi, poi limitato a solo il 20 per cento grazie al nostro intervento.
Per altro verso, abbiamo scritto più volte a Roma e interloquito costantemente con il Ministero. Fino a stamane abbiamo inviato un messaggio al ministro Giovannini chiedendo un’immediata convocazione di un tavolo tecnico per assicurare la sostenibilità delle linee ex Siremar. Purtroppo il governo nazionale continua a fare finta di nulla.
Del Bono farebbe bene, dunque, a evitare strumentalizzazioni, indirizzando le sue lamentele verso chi ha diretta competenza sulla materia e ha tutte le condizioni per disporre adeguati provvedimenti. Noi lo sosterremo».