Trappeto. L’acqua rossa del Nocella colora il mare di San Cataldo

Semplicemente vergognoso, in queste ore dal fiume Nocella arriva nelle acque di San Cataldo un’acqua di colore rosso scuro e puzzolente, che imbrunisce il mare e deposita sul fondale dei detriti molto…

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di redazione

Semplicemente vergognoso, in queste ore dal fiume Nocella arriva nelle acque di San Cataldo un’acqua di colore rosso scuro e puzzolente, che imbrunisce il mare e deposita sul fondale dei detriti molto scuri evidenti scorie di qualche lavorazione. Considerato il colore, il cattivo odore ed il periodo in cui ci troviamo, un’idea di come quest’acqua nauseabonda arrivi a mare, possiamo sicuramente farcela, ma a noi non è dovuto cercare le cause di questo evidente inquinamento. La ricerca approfondita spetterebbe invece al Comune di Trappeto che in collaborazione con Partinico avrebbe il dovere di accertare il perchè delle acque del fiume Nocella sono sostanzialmente un rifiuto. Evidentemente qualcuno scaricherà nel fiume materiale inquinante, risolvere il problema, sembrerebbe facile basterebbe risalire il corso del fiume per vedere chi scarica abusivamente, ma probabilmente non sarà così, considerato che mai nessuno è riuscito ad accertare cosa succede nel Nocella. Può darsi che sia un fenomeno naturale, un evento divino che per miracolo colora l’acqua di rosso, potrebbe non essere causato dalla volontà umana, se nessuno dei Sindaci che si sono avvicendati o nessuno dei centinaia di assessori che in 40 anni hanno ricoperto l’incarico, è riuscito a debellare questo problema apparentemente di facile soluzione. Uno dei tanti misteri che hanno trasformato la nostra terra di Sicilia nella pattumiera d’Europa. Per fortuna che adesso c’è Crocetta, il Presidente che ha promesso di trasformare la nostra isola ridandole la sua naturale bellezza, chissà che il nuovo Governatore nella prossima primavera non riesca ad organizzare insieme ai suoi assessori, nella spiaggia di San Cataldo un bel concerto di Franco Battiato coordinato e diretto dall’avvocato Alfredo Galasso che tra l’altro il territorio lo conosce molto bene.