Trapianti in Sicilia, registrato un aumento di donazioni nel 2016

Dati più che confortanti sul fronte delle donazioni e dei trapianti in Sicilia. I donatori effettivi sono stati 47 nel 2015 e 51 nel 2016. Nel 2015 sono stati effettuati 196 trapianti (99 di reni, 18 di cuore, 49 di fegato, uno di pancreas, 29 polmoni) piu’ cinque split di fegato. Nel 2016 i trapianti effettuati nei centri siciliani autorizzati, Arnas Civico, Ismett e Policlinico di Catania, sono stati 192 (97 reni, 13 cuore 60 fegato, 2 pancreas, 20 polmoni) e 6 gli split.

Adarne notizia è stato l’assessorato alla Salute nel corso di una conferenza stampa. “I risultati conseguiti nel 2016 – ha affermato Bruna Piazza, direttore del Centro regionale Trapianti – sono assolutamente positivi, emblematici delle potenzialita’ che vi sono a livello regionale in termini di professionalita’ sanitarie e in termini di generosita’ della popolazione siciliana e ci fanno ben sperare di poter raggiungere gli standard nazionali”.

Uno degli obiettivi da raggiungere nel 2017 sara’ quello di diminuire il tasso di opposizione che nel 2016 ha fatto registrare 66 “No” alla donazione degli organi. «Chiaramente – commenta il direttore del CRT- l’incremento del numero di segnalazioni di morte encefalica ha determinato parimenti un incremento anche della percentuale di opposizione da parte di alcuni cittadini. Questo rappresenta un elemento su cui c’è ancora molto da fare, ma siamo convinti che attraverso una sempre più capillare informazione e sensibilizzazione e con un maggiore coinvolgimento delle aziende in termini di organizzazione sanitaria potremmo migliorare anche questo dato».

“A concludere positivamente il 2016 e’ stata la partecipazione, per la prima volta in Sicilia, del centro trapianti di rene dell’Arnas Civico – ha aggiunto Piazza – alla realizzazione di una catena di trapianti da donatore vivente in modalita’ crociata, avviata da un donatore ‘Samaritano’ di Vicenza che con un atto di grande generosita’ ha voluto donare un rene in maniera incondizionata. Si e’ messo pertanto in moto un processo a catena che ha consentito a cinque coppie (donatore-ricevente), residenti in Toscana, Emilia Romagna e Sicilia, incompatibili tra di loro, di eseguire il trapianto da donatore vivente “scambiandosi” il rene del rispettivo donatore”.

L’equipe chirurgica del Centro trapianti di rene, diretta da Silvio Morini coadiuvato dai chirurghi Saverio Matranga, Andrea Macaluso e Giancarlo Barranco, ha eseguito prima il trapianto del rene giunto da Pisa, dove era stato prelevato alla donatrice di un’altra coppia, in un 25enne in dialisi da alcuni mesi. Successivamente la stessa equipe chirurgica ha prelevato il rene dalla madre del giovane palermitano e lo ha inviato al Centro trapianti di Pisa per la successiva coppia della catena. Entrambi gli interventi sono perfettamente riusciti.

Proseguirà nel 2017 anche la campagna “Diamo il meglio di noi”, un’iniziativa dedicata alle grandi organizzazioni pubbliche e private per diffondere tra i propri dipendenti la cultura del dono e aumentare il numero delle dichiarazioni di volontà.