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Trapani, Turismo e sviluppo. Il Sindaco: “La possibilità di sviluppo è oggi possibile grazie alla riqualificazione del territorio”

di redazione

Dal Comune di Trapani rendono noto che 15 Febbraio 2012 – “Se Trapani oggi fosse ancora quella che era dieci anni fa, nonostante il rilancio dell’aeroporto di Birgi e nonostante le politiche promozionale degli Enti, sarebbe rimasta città di passaggio per i turisti, che vi avrebbero semplicemente fatto scalo per poi volgersi verso altri territori. Per questo l’opera di riqualificazione e di sviluppo della città, partendo dall’impegno essenziale di garantire servizi ai cittadini ed a coloro che giungono in città, avviata sin dal 2001, deve continuare con ulteriore forza e vigore per non vanificare tutto quanto è stato fatto finora e per consentire la prosecuzione di una programmazione – fatta in questi dieci anni tenendo ben presenti le risorse a disposizione e le priorità – che potrà e dovrà consentire al territorio nel suo complesso di crescere ulteriormente”. Lo afferma il Sindaco Girolamo Fazio, commentando i dati sulle presenze turistiche a Trapani.

“Il recupero del litorale di Trapani – ha proseguito Fazio – è stato avviato da anni e dovrà essere proseguito con i progetti già in essere, definiti dall’Amministrazione. La riqualificazione dell’area costiera di Marausa, ritenuta indispensabile per un ulteriore rilancio del settore turistico, è stata condizionata dall’esiguità di risorse a disposizione e dallo sviluppo incoerente della zona. L’Amministrazione ha in questi anni realizzato tratti di rete idrica, strade ed ha puntualmente assicurato la pulizia della spiaggia, nonostante le enormi difficoltà burocratiche determinate da regole che appaiono illogiche, ma cui ci si deve attenere. L’ulteriore salto di qualità può essere rappresentato da un progetto di riqualificazione del litorale di Marausa, che non sia una dichiarazione di intenti, ma sia fondato concretamente individuando anche i canali di finanziamento. Altrimenti si rischia di fare pure enunciazioni propagandistiche, che non portano ad alcun risultato. Oggi il lavoro, per la prossima amministrazione, dovrebbe essere più semplice, razionalizzando le risorse economiche a disposizione, poiché non si ritroverà certamente una città abbandonata a se stessa, come quella che ho trovato io dieci anni fa, e, conseguentemente, gli investimenti potranno essere orientati verso altre strategie, che non possono certo essere attuate quando mancano ai cittadini i servizi essenziali”.

Il Sindaco interviene poi sulle opere a difesa della fascia costiera della Litoranea: “Stiamo rispettando pienamente i tempi per la realizzazione di un’opera imponente, con le procedure ordinarie, nonostante i continui cavilli posti in essere dalla ditta aggiudicataria della progettazione. Se qualcuno pensa di aggirare le norme, per poter velocemente eseguire le opere, può farlo quando sarà alla guida dell’Amministrazione. Questa Amministrazione intende continuare, come ha sempre fatto, a rispettare leggi e regole, anche quando le leggi, invece di andare incontro alle esigenze dei territori, sembra siano fatte appositamente per creare meccanismi assolutamente farraginosi.
“Quando a Trapani sono state realizzate alcune opere in vista delle gare dell’America’s Cup, – ha proseguito – gli Enti hanno agito in forza di una Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che consentiva di velocizzare i tempi. Anche in quell’occasione il Comune, per gli appalti che ha gestito direttamente (prevalentemente forniture di servizi), si è scrupolosamente attenuto alle norme e non ha fatto alcun affidamento diretto, ma solo aste pubbliche. Come d’altra parte hanno fatto anche gli altri Enti. Per le opere a difesa della fascia costiera non è previsto che si possano utilizzare procedure d’urgenza. Al massimo, ci si può chiedere, da cittadini, prima ancora che da amministratori, perché per un grande evento, che certamente ha dato tanto alla Città di Trapani, sono state consentite procedure più snelle (ma mai affidamenti diretti) e per un’opera che rientra tra quelle di protezione civile, a salvaguardia dell’incolumità delle persone, ciò non venga consentito. Ma si tratta di questioni che un’Amministrazione Comunale non può certo affrontare, ricadendo invece nella sfera di competenza di coloro che rappresentano il territorio a livello nazionale”.

Redazione

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