Palermo, 12 giu. – Quattro avvisi di garanzia nell’ambito delle indagini su una tentata estorsione all’ex senatore del Pd, Nino Papania, sono stati notificati ad altrettanti pregiudicati di Alcamo (Trapani) dai carabinieri. Gia’ 15 giorni fa il gip Antonio Cavasino aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico di altri soggetti ritenuti gli attentatori che nella notte del 22 febbraio 2012 fecero esplodere una bomba carta contro la sede della segreteria politica dell’allora senatore democratico Papania, scagliando poi contro i locali anche una bottiglia mototov. Oggi i nuovi avvisi di garanzia nei confronti di 4 soggetti. Gli indagati sono padre e figlio di 62 e 27 anni, un 43enne e un 52enne.
Secondo gli investigatori i 4, in maniera autonoma rispetto alle persone arrestate due settimane fa per gli attentati incendiari, cercarono di estorcere a Papania posti di lavoro presso l’Aimeri Ambiente, societa’ che si occupa della gestione dei rifiuti. Le indagini, coordinate dal procuratore di Trapani, Marcello Viola e dal sostituto Rossana Penna, hanno fatto emergere come i 4 avvicinarono il senatore in piu’ occasioni, approfittando sia di momenti pubblici sia recandosi con insistenza nella sua segreteria politica. In una circostanza, in particolare, lo avrebbero minacciato di ritorsioni nel caso si fosse rifiutato di accogliere le loro richieste. Per tutti e 4 il reato contestato e’ di tentata estorsione in concorso.
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