Trapani, Piano di Zona. Attivate quasi tutte le azioni

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15 Maggio 2012 – Con la firma dell’accordo di programma per la riattivazione del progetto di accoglienza temporanea d’emergenza, che sarà realizzato presso una struttura confiscata alla mafia, e per i…

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di redazione

Dal Comune di Trapani rendono noto che 15 Maggio 2012 – Con la firma dell’accordo di programma per la riattivazione del progetto di accoglienza temporanea d’emergenza, che sarà realizzato presso una struttura confiscata alla mafia, e per il potenziamento del progetto Taxi Verde e oltre…., che si occupa del trasporto dei malati oncologici nelle strutture presso le quali devono essere sottoposti a cure o esami, sono state attivate quasi tutte le azioni del piano di zona del Distretto D50, a favore delle fasce deboli.

La riunione del Comitato dei Sindaci del Distretto si è tenuta oggi a Palazzo D’Alì, sede del Comune di Trapani, ente capofila. I Comuni che fanno parte del Distretto sono, oltre a Trapani, Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Favignana, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice.

Sono diciotto le azioni previste nel Piano e di queste sedici sono già operative. In particolare, i progetti già attivati sono i seguenti:
1 – Borse Formazione Lavoro. L’iniziativa prevede l’occupazione per un anno di soggetti in stato di disagio economico e disoccupati che si occuperanno di cura e manutenzione di spazi e luoghi pubblici.
2 – Voucher sociali per la famiglia. Alle famiglie in stato di disagio economico saranno consegnati i voucher che consentiranno l’acquisto di beni di prima necessità (farmaci, alimentari, etc.). Il servizio è nella fase dell’accreditamento.
3 – Voucher assegno abitatativo. E’ un intervento che mira ad integrare il numero di soggetti che vengono assistiti economicamente per potere pagare l’affitto della propria abitazione. Infatti, vi sono famiglie, pur in condizioni di disagio economico, che non hanno i requisiti per accedere all’attuale contributo per l’affitto regionale o comunale. Attraverso il voucher, tali famiglie, escluse dalle altre tipologie di contributi per vari motivi, potranno ricevere un sostegno economico per il pagamento dell’affitto di casa. Anche in questo caso il servizio è nella fase dell’accreditamento
4 – Telesoccorso. L’iniziativa del telesoccorso è stata già ampiamente sperimentata, con buoni risultati, in quanto prevista tra le azioni del piano nel precedente triennio ed è riproposta per gli anni 2010 – 2012.
5 – Assistenza domiciliare anziani. Attraverso questa azione, i Comuni intendono potenziare ed integrare l’assistenza domiciliare già esistente, a livello di distretto.
6 – Progetto “Non più soli”. Si tratta di un progetto che attraverso il volontariato e l’associazionismo organizzato si propone di promuovere la partecipazione degli anziani soli alla vita sociale, attraverso l’accompagnamento, la sorveglianza attiva, il contatto con il vicinato.
7 – Mediazione familiare. L’azione era prevista ed è stata già sperimentata con il piano di zona del precedente triennio. Si tratta dunque di una prosecuzione dell’intervento già attuato.
8 – Comunità alloggio Minori Oikia. Anche in questo caso si tratta di un’azione di prosecuzione, che prevede l’accoglienza di minori tra i 14 ed i 18 anni. La Comunità è stata realizzata in un immobile confiscato alla mafia.
9 – Progetto “Ricominciamo da noi”. E’ previsto l’avvio di quattordici centri di aggregazione giovanile e di una ludoteca itinerante, al fine di proporre interventi socio – educativi per minori che vivono situazioni di marginalità sociale ed abitano in contesti disagiati. L’azione è rivolta a bambini tra i 6 ed i 14 anni. Il termine per la scade il 21 maggio prossimo.
10 – Progetto Operazione Click 2. Si tratta di un progetto, che già è stato sperimentato nel precedente triennio, che prevede la costituzione di un’equipe psico – pedagogica, per una serie di iniziative rivolte ai bambini e ragazzi. Il bando per l’affidamento scde domani.
11 – Progetto “Sorrisi in movimento”. Il progetto è stato già realizzato dal Distretto e prevede il trasporto ed accompagnamento dei cittadini disabili sul luogo di lavoro, a scuola, nei luoghi di svago e socializzazione, nei luoghi di culto, alle visite mediche, alle visite in ospedale, alle visite dei defunti al cimitero, nei centri commerciali.
12 – Assistenza domiciliare disabili. Così come l’assistenza domiciliare per gli anziani, con questa azioni sarà potenziato il servizio a livello di distretto.
13 – Progetto “Gian Burrasca”. E’ un’azione rivolta ai bambini affetti da ADHD ed alle loro famiglie. Il progetto risponde alle esigenze delle famiglie dei bambini affetti da tale disturbo. E’ prevista la costituzione di un’equipe che svolgerà attività di sostegno con le famiglie, con i bambini e di collegamento con la scuola. La gara per l’affidamento è stata già espletata ed aggiudicata e si attende il completamento delle procedure previste dalla legge per l’avvio dell’attività.
14 – Progetto Alzheimer. L’aumento della popolazione anziana ha determinato un consequenziale aumento dei soggetti affetti da patologie legate proprio alla vecchiaia. L’Alzheimer è oggi una malattia in crescita esponenziale, che determina non solo gravi problemi ai pazienti, ma situazioni di disagio alle famiglie, che difficilmente riescono a gestire i propri cari che vi sono affetti. Con il progetto Alzheimer, che sarà attivato in tutti i Comuni del distretto, sarà costituita un’apposita equipe che si occuperà di dare sostegno al nucleo familiare dei malati di alzheimer con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita sia della persona vittima della malattia sia di coloro che l’assistono. Anche in questo caso il progetto è stato aggiudicato e si stanno completando le procedure per l’avvio dell’attività.

A tali progetti si aggiungono Taxi Verde e oltre….e l’accoglienza temporanea d’emergenza, avviati oggi con la firma dell’accordo di programma.

Deve essere avviato invece il Progetto “SOS Tata”. Si tratta di un progetto nuovo ed innovativo che propone l’integrazione tra pubblico e privato a sostegno delle famiglie. L’idea prevede infatti la disponibilità di soggetti che vivono a casa e che siano in possesso di specifica esperienza, a fornire presso la propria abitazione le cure familiari a bambini in età di asilo nido.

Inoltre sono da attivare un paio di azioni trasversali, tra cui l’apertura di uno sportello unico integrato socio – sanitario presso l’Azienda Sanitaria Locale n. 9. La creazione dello sportello si propone di favore la gestione integrata dei servizi socio – sanitari, partendo dalla lettura del bisogno, che consentirà anche di osservare e documentare l’evoluzione dei bisogni sociali e sanitari e, quindi, di orientare le scelte nell’ambito dei servizi.