Trapani, Il Sindaco replica al servizio di Telesud

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4 Aprile 2012 – Il Sindaco replica al servizio che ieri ha trasmesso l’emittente Telesud sulla sua candidatura al Consiglio Comunale di Trapani:
“Ancora una volta devo evidenziare l’attività denigra…

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di redazione

Dal Comune di Trapani rendono noto che 4 Aprile 2012 – Il Sindaco replica al servizio che ieri ha trasmesso l’emittente Telesud sulla sua candidatura al Consiglio Comunale di Trapani:
“Ancora una volta devo evidenziare l’attività denigratoria posta in essere nei miei confronti dall’emittente privata Telesud, collegata ovviamente alla denuncia da me presentata per tentata estorsione per non avere voluto sottostare a ricatti. Preciso che alla mia denuncia è seguita un’inchiesta, svolta dalla Procura della Repubblica, conclusasi con la richiesta di rinvio giudizio dei soggetti da parte della stessa Procura, il che vuole dire che la denuncia non era infondata, e c’è stato un altro giudice terzo che non ha ritenuto di prosciogliere i soggetti, ma ha deciso invece che c’erano gli elementi per potere sostenere utilmente un processo. Ricordo inoltre che il processo si è svolto con il rito abbreviato e non posso non evidenziare che esiste una verità processuale che non sempre è quella reale.

Ribadisco di essere fiero di avere subito una condanna per violenza privata per avere detto parolacce nei confronti di chi invece di perseguire interessi pubblici si faceva portavoce di interessi privati. Sono fiero di avere difeso la mia città in tutti questi anni. Chiaramente Telesud non ha alcun interesse a spiegare i motivi della condanna ed i fatti.

Nel merito delle affermazioni fatte nel “servizio” trasmesso ieri, si precisa che, in ordine alla vicenda giudiziaria cui Telesud fa riferimento, avevo dichiarato che se fossi stato condannato per abuso d’ufficio mi sarei dimesso. L’abuso d’ufficio è un reato grave per un amministratore, perché vuol dire che ha posto in essere atti contro la propria città. Dall’accusa di abuso d’ufficio non solo sono stato assolto, ma la sentenza ha ribadito, in tutti i gradi di giudizio, che ho agito, in maniera energica, questo sì (e da qui la multa inflittami per le parolacce pronunciate contro i soggetti che mi trovavo davanti) in difesa della mia città e dei miei concittadini da tentativi di chi aveva altri interessi. Difendere la città dai falsi, dagli ipocriti, dagli opportunisti e dai delinquenti comporta dei rischi che non ho esitato ad assumere in maniera chiara ed energica in ogni momento dell’attività amministrativa”.