Trapani dice no al piano di comarketing e decide di non “finanziare” più la compagnia aerea irlandese Rayanair. «L’Italia ha finanziato le compagnie low cost con 2 miliardi di euro» questa la denuncia del Movimento 5 stelle, si tratterebbe di accordi segreti di co-marketing con i quali le Regioni, le Province e i Comuni finanziano le compagnie aeree low cost come Ryanair.
La lunga permanenza di Ryanair al Trapani Birgi, ha coinciso con: l’elargizione di svariati milioni di euro attraverso il famigerato piano di comarketing ed il costo basso dei servizi resi dall’Airgest che avrebbero portato la Società mista a sfiorare la bancarotta. Ora che vengono meno i 360 mila euro e passa annui del Comune di Trapani c’è da chiedersi cosa farà Ryanair.
Il Commissario Straordinario del Comune di Trapani Messineo con un’apposita nota inviata, ieri pomeriggio, al Presidente dell’Airgest, al Presidente del Distretto Turistico, al Prefetto, ai Sindaci della Provincia, al Presidente della Camera di Commercio e al Presidente di Sicindustria di Trapani scrive: “di essere favorevole all’incremento delle presenze turistiche, tenuto conto della essenziale importanza della attività economica legata al turismo della provincia di Trapani; purtroppo il fine non giustifica i mezzi, la procedura non è consona alla rigida normativa degli Enti Locali; le pratiche finanziarie del genere sono soggette a rigidi controlli.
Airgest è la società (la cui maggioranza, col 63%, è in mano alla Regione Siciliana) che gestisce l’aeroporto «Vincenzo Florio» di Trapani. I suoi bilanci registrano perdite nel 2014 (-4,6 milioni di euro), nel 2015 (-2 milioni) e nel 2016 (-2,3 milioni), mentre in parallelo alla low cost Ryanair sono stati girati — sotto la voce «co-marketing» — qualcosa come 2,4 milioni di euro l’anno nell’accordo terminato da qualche mese. Il nuovo bando prevedeva 20,3 milioni per 28 mesi, ma è stato ridimensionato nelle ultime settimane per le varie defezioni delle amministrazioni locali e potrebbe concludersi con due milioni l’anno per il prossimo triennio. In tutto questo la crisi organizzativa della low cost irlandese s’è abbattuta — forse non a caso — proprio su Trapani dove la riduzione del traffico aereo sarà, sia per la programmazione invernale che estiva, del 15-20%, rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente.
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