25 Novembre 2011 – Al termine di una lunghissima seduta del Consiglio Comunale, conclusasi intorno alle due del mattino, è stato approvato all’unanimità dei presenti il regolamento per l’arredo urbano, proposto dall’Amministrazione Comunale.
“E’ un risultato importante – ha detto la Presidente del Consiglio Comunale Katia Bucaria – che consente di fare chiarezza e dare regole certe a vantaggio degli esercenti. L’articolato dibattito in Consiglio Comunale e l’analisi degli emendamenti presentati hanno consentito di chiarire innanzitutto un aspetto fondamentale: il regolamento riguarda esclusivamente le strutture precarie e non potrebbe essere diversamente, in quanto le strutture fisse rispondono ad altre norme e necessitano di concessione edilizia. E’ stato necessario – ha aggiunto la Presidente – innanzitutto chiarire questo punto, anche al fine di sgomberare il campo da dichiarazioni ed informazioni diffuse agli esercenti, che creavano allarmismi infondati. Ponendo la chiarezza al primo punto della discussione, è stato possibile evidenziare che il regolamento, contrariamente a ciò che era stato paventato, non ostacola, ma anzi facilita l’iter per le autorizzazioni al suolo pubblico per strutture precarie. Il Consiglio Comunale – ha concluso Bucaria – ha inoltre introdotto alcuni correttivi, che daranno certamente maggiore serenità agli esercenti, ai quali sono stati concessi tre anni di tempo per adeguarsi al regolamento”.
“La città di Trapani ha finalmente regole ragionevoli e certe per le strutture precarie degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, come si addice ad una città che vuole essere tale – ha detto il Sindaco Girolamo Fazio -. L’approvazione del regolamento proposto dall’Amministrazione, che va nella direzione della tutela dell’interesse pubblico e dello sviluppo economico del territorio, garantisce agli esercenti imparzialità e chiarezza. Ciò che rammarica è che ancora una volta c’è stato chi ha voluto strumentalmente creare confusione, facendo credere che con un regolamento per strutture precarie si potesse aggirare la legge relativa agli ampliamenti ed alle strutture fisse, mettendo in tal modo gli esercenti a rischio di sanzioni amministrative e penali”.
(Comune Trapani)
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