Nei giorni scorsi Grandi Navi Veloci ha presentato la nuova nave traghetto Polaris, già in funzione per la tratta Genova-Palermo. Si tratta di una nave molto più moderna, sicura e confortevole rispetto a quella precedentemente in servizio e questo non può che essere una buona notizia per i consumatori siciliani che usano la nave per viaggiare al nord, per piacere o per lavoro.
Purtroppo, però, resta la solita politica dei prezzi che crescono in maniera astronomica in occasione di feste comandate e ferie estive o invernali. Un problema che non riguarda solo GNV, ma che nel caso specifico rende il traghetto un’alternativa non percorribile al volo aereo.
Abbiamo fatto alcune simulazioni di viaggio da Genova e Palermo A/R per una famiglia composta da 2 adulti e 2 bambini, con automobile entro i 4,99 metri di lunghezza. Con partenza l’8 marzo e ritorno il 22 marzo, quindi in bassa stagione, questa famiglia “standard” pagherebbe 609 euro in totale, quindi circa 150 euro a persona, o 75 a viaggio a testa.
Non sono pochissimi, ma è un prezzo accettabile per molte famiglie. Ben diversa è la situazione se si parte in alta stagione, nelle prime settimane di agosto. Con partenza il 2 agosto e ritorno il 16 agosto, infatti, la stessa famiglia con auto pagherebbe 1.610 euro, cioè oltre 400 euro a testa, o 200 a viaggio.
Si tratta di un sovrapprezzo di ben mille euro, veramente difficile da spiegare con la stagionalità. Paradossale anche la simulazione con una sola persona, con auto e un cane che prenota la cuccetta 4 zampe: 1.333 euro nelle stesse date.
Queste simulazioni sono state fatte martedì 18 febbraio, quindi 165 giorni prima della presunta data di partenza in alta stagione (5 mesi e mezzo).
Alla luce di questa enorme differenza di prezzo tra bassa e alta stagione, la richiesta dell’AD di GNV Matteo Catani di erogare incentivi economici a chi parte in nave paragonabili a quelli già in vigore per gli aerei andrebbe rifiutata senza esitazione.
“I contributi pubblici contro il caro voli – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – non hanno ridotto di un centesimo il costo dei biglietti. Anzi, probabilmente lo hanno aumentato o, quantomeno, hanno aiutato le compagnie aeree a mantenere i prezzi alti senza perdere clienti. Allargare la stessa misura anche alle navi è per noi impensabile: errare è umano, perseverare è diabolico”.
La dinamica dei prezzi dei traghetti GNV, speculare a quella degli aerei di Ryanair e delle altre compagnie aeree, conferma quanto Federconsumatori Sicilia dice da anni: i siciliani sono letteralmente in trappola, se vogliono tornare a casa nei periodi di picco devono pagare una vera e propria “tassa di rientro” (per non usare sgradevoli termini giudiziari) che è sempre più insostenibile per le famiglie, oltre ad essere sempre meno accettabile dal punto di vista etico.
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