Dalle prime ore di questa mattina,nell’ambito delle operazioni “Cinisaro” e “Meltemi”, la polizia di Stato e la guardia di finanza di Palermo, stanno procedendo all’esecuzione di 19 misure cautelari nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, per reati in materia di stupefacenti aggravati dalla transnazionalità.
L’esecuzione del provvedimento è stato emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo e ha fatto scattare le manette per 19 persone. I soggetti attinti dalle misure cautelari, di cui tre ancora ricercati, sono tutti riconducibili a distinti sodalizi criminali, con ramificazione in ambito cittadino ed in Comuni delle provincie di Palermo e Trapani, dediti all’importazione sul territorio siciliano di partite di cocaina provenienti dalla Colombia e dalla Calabria, alla gestione di un fitto reticolo di “distributori” di fiducia sulle piazze di Capaci (PA), Isola delle Femmine (PA), Partinico (PA), Trapani, Mazara del Vallo (TP), Marsala (TP) e Salemi (TP), nonché alla organizzazione di “squadre” di pusher per la piazza di Carini (PA) e di alcuni Comuni limitrofi.
I componenti dei sodalizi operavano da perfetti consociati in ossequio a logiche gerarchiche ben definite, con una rigorosa spartizione di compiti nel campo del traffico internazionale degli stupefacenti nonché del successivo smercio sul territorio. Le ricostruzioni investigative hanno consentito di accertare un’associazione a delinquere dedita all’importazione dal Sud America di ingenti quantitativi di stupefacenti.
Gli approfondimenti investigativi hanno permesso, infatti, di svelare una serie di trattative con narcotrafficanti operanti in Venezuela, Ecuador e Colombia, per far giungere in Italia ingenti quantitativi di cocaina purissima. Oltre al canale di approvvigionamento sudamericano, l’organizzazione intratteneva stabili rapporti con fornitori calabresi di stupefacente. Le organizzazioni disarticolate erano, peraltro, attivissime nello smercio dello stupefacente sul territorio cittadino e di vaste zone della Sicilia occidentale.
Nel corso delle indagini, condotte dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Palermo e dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo dal dicembre del 2014 al febbraio 2017, sono state intercettate una serie di partite di cocaina, anche in collaborazione con i collaterali Organi di Polizia di altri Paesi, tra cui quella ecuadoregna e spagnola, per un quantitativo complessivo di oltre 33 chili.
La droga destinata all’organizzazione viaggiava per via aerea, per terra o per mare, tanto che alcuni sequestri sono stati eseguiti presso gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Ciampino oltre che indosso a corrieri a bordo di traghetti e autobus di linea, spesso celata in svariati articoli quali libri, pedane, motori e macinini da caffè.
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