Tracciamento, le Asp faticano: organici potenziati in Sicilia
Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, lancia l’allarme: “Le Asp non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando“. Una preoccupazione che non ha colpito la Sicilia nonostante i vari problemi di focolai e aumenti di positivi riscontrati in questi giorni.
Il direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale di Palermo, Daniela Faraoni, ha infatti risposto a Ricciardi esprimendo fiducia nel futuro ed evidenziano il pronto ampliamento di organico.
“Il Dipartimento di Prevenzione ha dovuto farsi carico di un nuovo modello organizzativo che, a causa dell’escalation dell’epidemia, in alcune occasioni è andato in crisi. Ma la situazione è in continua evoluzione e noi abbiamo il dovere di essere veloci. Ad oggi abbiamo assunto cinque medici e otto infermieri per il tracciamento dei contatti e circa 190 persone per allargare il personale delle Usca che lavora sul territorio”.
Da Catania, invece, il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Pino Liberti, conscio delle difficoltà del momento (Catania è la seconda provincia più colpita dai contagi dopo Palermo) prevede un rafforzamento.
“Abbiamo assunto 50 medici la settimana scorsa – dichiara – e ne inseriremo altri cento, 35 dei quali li abbiamo già contrattualizzati ieri con contratti liberi professionali. In più siamo pronti a prendere cinquanta infermieri e ad allargare anche il personale delle Usca».
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