Da mesi decine di turisti americani incontrano settimanalmente Angelo Provenzano, figlio del boss Bernardo.
I meeting avvengono durante un viaggio organizzato da un tour operator di Boston. Nel corso degli incontri Provenzano, 39 anni, racconta ai turisti la sua vita e il rapporto col padre. Gli interventi sono preceduti da una breve introduzione sulla storia della mafia fatta da uno degli organizzatori.
Dopo una prima fase “sperimentale” gli incontri sono diventati tappa fissa del tour: enorme l’interesse suscitato nei turisti dai racconti del primogenito del boss. Al termine dei meeting gli “spettatori” – generalmente professionisti e intellettuali che arrivano da ogni parte degli Stati Uniti – rivolgono a Provenzano una serie di domande sulla figura del padre, ma anche sulle difficoltà che nascono dal portare un cognome tanto “ingombrante”.
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