Torna anche quest’anno il Tour dei diritti, un’iniziativa dello Studio Legale Leone-Fell & Associati, tramite la quale gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell percorreranno le principali città italiane per incontrare gli studenti che hanno partecipato ai test di Medicina e Odontoiatria e spiegare loro perché tale pratica è illegittima e viola di fatto uno dei diritti fondamentali, quello allo studio.
Si parte giovedì 26 ottobre alle 16, a Palermo, presso il Politeama Palace Hotel. Poi sarà la volta di Catania, il 31 ottobre alle 16,30 presso l’Una Hotel Palace. Il tour dei diritti percorrerà il resto dello stivale, toccando anche il centro Italia, con un incontro a Napoli il 2 novembre alle 15,30, presso il Ramada Naples e uno a Roma il 3 novembre alle 16,30, presso l’Ariston Hotel.
Quella dello studio Leone-Fell & Associati è una vera e propria battaglia di legalità che ha come obiettivo non solo quello di garantire il diritto allo studio a migliaia di studenti, ma anche evitare che negli anni a venire possano essere riproposte, nel silenzio colpevole delle Istituzioni, le medesime procedure di selezione che di fatto non garantiscono equità di trattamento.
Dopo i recenti fatti di Napoli, Milano e Fisciano, dove anche la magistratura sta conducendo indagini per accertare le irregolarità e le relative responsabilità, quello dei test d’ammissione è diventato un vero e proprio caso. Vendita dei quiz, apertura dei plichi prima dell’inizio della prova, uso di smartphone in aula, disparità di trattamento tra chi ha potuto continuare il test oltre l’orarioprevisto e chi no, e non ultimo la presenza di quiz copiati da eserciziari in commercio (la normativa prevede infatti che i quiz redatti dal Cineca, per conto del Miur, siano inediti e dunque originali, per non creare disparità tra chi ha avuto la fortuna di studiare nel testo “giusto” e chi invece ha acquistato o ha seguito corsi a pagamento basati su altri testi).
Migliaia le segnalazioni pervenute agli avvocati, dopo lo svolgimento della prova, lo scorso 5 settembre, proprio dai ragazzi che hanno effettuato i test d’accesso e che hanno subito sulla propria pelle vere e proprie ingiustizie, tali da impedire loro di accedere al corso di laurea. Tutte queste pratiche, che purtroppo si ripetono di anno in anno, falsano completamente l’intera procedura di selezione che pertanto risulta fallace e non riesce a garantire equità di trattamento e meritocrazia.
Inoltre, secondo il Piano sanitario nazionale, nel 2018 mancheranno circa 22.000 medici a causa del calo progressivo di laureati in Medicina. “Eppure ogni anno – dichiarano gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell – a migliaia di potenziali studenti viene impedita l’iscrizione ai corsi di laurea in Medicina, a causa del numero chiuso. Non è un controsenso? Uno dei motivi che abbiamo infatti inserito nel ricorso che presenteremo al Tar riguarda proprio il numero dei posti messi a bando inferiore rispetto al fabbisogno nazionale di medici. Ed è anche per questo motivo che noi, da anni, portiamo avanti questa battaglia di legalità”.
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