Torna lo spetto alga tossica a Palermo e provincia
E’ tornato lo spettro dell’alga tossica a Palermo. La presenza dell’ Ostreopis ovata secondo i dati pubblicati dall’Arpa Sicilia ha raggiunto dei picchi massimi in alcune località balneari del capoluo…
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di redazione
E’ tornato lo spettro dell’alga tossica a Palermo. La presenza dell’ Ostreopis ovata secondo i dati pubblicati dall’Arpa Sicilia ha raggiunto dei picchi massimi in alcune località balneari del capoluogo siciliano. I valori più alti sono stati rilevati a Trappeto. Il campionamento più recente del 4 luglio è chiaro: 84.265 cellule/L, valori di certo più bassi rispetto al picco registrato il 26 giugno con ben 400.723 cellule/L. In questo caso la presenza dell’Ostreopsis ovata riguarda soprattutto la zona portuale. Un’ altra zona calda è la spiaggia tra Capaci e Isola delle Femmine. Gli ultimi dati dell’Agenzia regionale protezione ambiente risalgono al 28 giugno con una concentrazione di 89.273 cellule/L. Non scherza nemmeno Vergine Maria con una concentrazione pari a 100.432 cellule per litro d’acqua analizzata. Una percentuale molto alta, dal momento che il limite non dovrebbe superare le 10.000 cellule/L. Non si sono riscontrati invece valori così alti nelle località balneari delle altre città siciliane. Il commissario straordinario dell’Arpa Sicilia ‘ Salvatore Cocina – ha affermato che sicuramente c’è una relazione tra l’alga tossica e l’inquinamento e a Palermo i valori sarebbero maggiori perché le acque del capoluogo siciliano potrebbero essere più sporche’. Anche il rappresentante legale della Onlus Libera Acqua, Salvo La Spisa, sostiene che le cause della prolificazione dell’alga potrebbero essere ‘gli scarichi fognari delle abitazioni private che sono andate aumentando nel tempo per l’abusivismo edilizio. A Trappeto ad esempio sul Torrente Nocella confluiscono molti scarichi anche se le responsabilità non sono state del tutto accertate’. L’esponente della Onlus Libera Acqua spiega le motivazioni del fenomeno: ‘E’ normale che se a mare si concentrano enormi quantità di sali potassici e azotati si favorisce la prolificazione di alghe, ma oltre a questo non è da sottovalutare neanche l’aumento della temperatura dei mari’. E’ probabile che gli effetti negativi per le persone in questi giorni aumentino a causa delle alte temperature, visto che alghe tossiche si avvicinano a riva e, a causa della dispersione per aerosol, finiscono per diffondersi nell’aria.