di redazione
Calcio Catania: Le formazioni – Maran concede spazio a Frison in porta, la coppia dei centrali difensivi è composta da Legrottaglie e Bellusci, sulla fasce si schierano a sinistra Capuano e a destra Alvarez, a centrocampo la regia è affidata ancora a Lodi con Almiron e Salifu a supporto, in avanti il tridente è formato da Castro, Morimoto e Barrientos, classico 4-3-3 per i rossazzurri. Il Parma di Donadoni risponde con un 3-5-2 con Pavarini in porta, Zaccardo, Paletta e Benalouane in difesa, Biabiany, Parolo, Valdes, Ninis e Gobbi a centrocampo, Amauri e Pabon in avanti. Un gol per parte La partita è piacevole sin dalle prime battute, le squadre si affrontano senza eccessivi tatticismi, il Catania ha ormai nel Dna l’atteggiamento sempre propositivo ma anche il Parma non si tira indietro quando c’è da costruire gioco. Nei primi minuti le occasioni migliori sono per il Parma, prima Parolo prova il destro dalla distanza e Frison deve impegnarsi per sventare la minaccia e successivamente all’11° i ducali trovano il gol con Pabon: da sinistra il cross di Biabiany e il tiro al volo ad incrociare, all’altezza del secondo palo, dell’attaccante colombiano, 1-0! Il gol al passivo disorienta per qualche minuto il Catania che rischia ancora su un tiro dal limite di Ninis, sul quale Frison compie un miracolo in volo sulla sua sinistra con la mano di ‘richiamo’. Dopo il quarto d’ora i rossazzurri si ritrovano e si presentano con più convinzione dalle parti dell’area ducale, Barrientos a destra e Castro a sinistra fanno valere le proprie doti tecniche e chiamano fuori spesso i difensori avversari creando gli spazi per gli inserimenti di Almiron e Salifu. Al 17° su un doppio tentativo di Alvarez Gobbi fa da schermo alla sua porta col braccio e l’arbitro concede giustamente un calcio di rigore per il Catania; sul dischetto si presenta Lodi che freddissimo batte Pavarini, 1-1. Dopo il pareggio la partita pur rimanendo vivace non regala più grossi spunti, il Parma cerca di sorprendere i rossazzurri con delle verticalizzazioni improvvise, il tentativo è quello di innescare Biabiany in velocità, Bellusci e Alvarez da quella parte fanno buona guardia, il Catania invece prova sempre col palleggio ma non riesce a trovare il varco per liberare Morimoto al tiro.Ripresa con più occasioni – La ripresa si apre con un cambio per il Parma, Zaccardo rimane negli spogliatoi e al suo posto si presenta in campo Santacroce. Il tema tattico dell’incontro non cambia molto rispetto al primo tempo ma le occasioni sono più frequenti, al 49° Castro lancia lungo per Barrientos che si presenta in area ed esplode il sinistro, Pavarini respinge come può, dall’altra parte Amauri al 53° chiude malamente sul fondo da buona posizione un buon triangolo con Pabon. Al 57° l’occasione più importante è sui piedi di Morimoto che ha sul sinistro un ottimo pallone, la conclusione dall’altezza del dischetto sfiora il palo alla destra di Pavarini ormai battuto. Intorno alla mezz’ora i due tecnici inseriscono forze fresche, Maran chiama in panchina proprio Morimoto e al suo posto inserisce Bergessio, Donadoni risponde invece con Marchionni per Valdes e Belfodil per Amauri. Col passare dei minuti le squadre tendono a rischiare sempre meno e le azioni offensive perdono di brillantezza, il brivido quasi al 90° è per un’azione dei rossazzurri, Almiron serve Barrientos che fa da torre per Bergessio al limite dell’area piccola, la conclusione è contrata all’ultimo istante.Extra time – Nei supplementari le squadre sono ovviamente stanche, Maran ha bisogno di forze fresche e inserisce Marchese e Keko per Almiron e Castro, il terzino rossazzurro si posiziona a centrocampo ovviamente sull’out sinistro. Il Parma ha due buone occasioni: al 98° con Pabon che calcia sul fondo e una con Belfodil che chiama Frison ad un ottimo intervento in chiusura sul primo palo; il Catania risponde con Keko che servito in area dal Pitu non riesce ad esplodere efficacemente il destro. I minuti finali del secondo tempo supplementare sono solamente un’attesa ‘giocata’ dei calci di rigore che decideranno il passaggio del turno. Nei tiri dal dischetto risulta decisivo l’ errore di Paletta che sull’ultima esecuzione colpisce il palo e il gol di Marchese che fa festeggiare i rossazzurri. Citazione obbligata per la grandissima parata di Frison sul rigore di Parolo, respinta che permette al Catania di rimanere in corsa dopo l’errore sul primo rigore di Barrientos, respinto da Pavarini. Passa dunque il Catania: la vittoria regala una carica di adrenalina supplementare e soprattutto permette ai rossazzurri di continuare la loro corsa in Tim Cup: voliamo ai quarti.
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