TIM CUP 2011: Palermo-Milan 2-1, dai Palermo “portaci la coppa”

di Ignazio Aragona

Pubblico delle grandi occasioni per la semifinale di ritorno di Tim Cup tra Palermo e Milan. Davanti a trentamila spettatori i campioni d’Italia rossoneri affrontano il Palermo di un sempre più acclamato Delio Rossi, ad un passo però dall’addio dalla panchina rosa. 

Hernandez unica punta supportato da Ilicic e Pastore e Aqua al posto di Bacinovic le scelte del tecnico rosa. Miccoli e Pinilla in panca. L’allenatore dei milanesi Allegri, schiera Pato e Robinho in attacco con il veterano Seedorf in appoggio alle loro spalle. Ibraimovic non al meglio entrerà nella ripesa.
L’inizio è tutto rossonero, il Milan deve vincere dopo il 2-2 dell’andata e comincia con uno possesso palla continuato ma sterile ed il Palermo, guardingo, sta più attento a non lasciare varchi ai veloci attaccanti lombardi, piuttosto che a costruire gioco.

La partita nel primo tempo è bloccata, ottima l’occasione capitata a Robihno che buca la difesa palermitana che attua male il fuorigioco con Bovo, ma il tiro in corsa del brasiliano è alto. Per il Palermo un buon tiro di Pastore ed una discesa di Balzaretti le uniche occasioni.

Nella ripresa ti aspetti il diavolo ma spuntano le “corna” rosanero con Migliaccio (migliore in campo) che su azione di calcio d’angolo anticipa tutti e insacca di testa alle spalle di Abbiati. Il Barbera è una bolgia che diventa festa quando Ilicic si invola davanti all’estremo difensore avversario. Rosanero atterrato in area, rigore ed espulsione di Van Bommel. Bovo dal dischetto non sbaglia ed è 2-0.

Il Milan non c’è più ma ha l’occasione per rientrare in corsa. Bovo entra maldestramente e scelleratamente su Pato a centrocampo e viene espulso. La parità numerica ridona speranze e forza alla squadra di Allegri che ci prova fino alla fine con Ibraimovic che prima colpisce un clamoroso doppio palo e poi segna al 94′ il gol della bandiera. Non c’è più tempo per la rimonta e al triplice fischio il pubblico in visibilio chiede ai suoi beniamini quella coppa che la storia ha già negato due volte per un soffio al popolo palermitano.

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