Ti connetti con il wi-fi e la polizia viene a bussare alla tua porta: ti sbatte in carcere per 10 anni | Non hai modo di difenderti
Non connetterti al wi-fi o dovrai aspettarti la polizia proprio fuori da casa tua
Oggi come oggi, praticamente chiunque ha uno smartphone: questi dispositivi, infatti, permettono non solo di rimanere in contatto con le altre persone ovunque si trovino ma anche di cercare informazioni, godere di un navigatore, ascoltare la musica e fare molto altro ancora.
Gli smartphone hanno due modi per connettersi ad internet: o si usano i dati mobili che consumano i gigabyte previsti nel piano tariffario stipulato con la propria compagnia telefonica, oppure ci si connette a un wi-fi privato o pubblico.
La seconda opzione è spesso quella preferita, poiché permette di risparmiare sul consumo di gigabyte e quindi di scongiurare l’evenienza di finire i dati disponibili a distanza di troppi giorni dalla data del rinnovo dell’offerta.
C’è però un’abitudine ancora troppo diffusa che, in alcuni casi, può determinare addirittura l’arrivo a casa della polizia: ecco di che cosa si tratta, c’entra proprio il wi-fi.
Wi-fi: usalo così e rischierai addirittura il carcere
La sentenza 40702/23 pubblicata dalla sesta sezione penale della Corte di Cassazione il 5 ottobre 2023 ha riguardato il caso di un dipendente di una nota azienda accusato di aver commesso il reato di peculato d’uso. Collocato nel Codice Penale all’articolo 314, consiste nell’indebita appropriazione di denaro o di altra cosa mobile: il peculato d’uso prevede che la cosa rubata, dopo essere stata adoperata, venga restituita.
Un esempio di peculato d’uso aziendale è quello del dipendente che, godendo di un telefono cellulare aziendale o di un’automobile aziendale, usa il bene anche per fini personali. Nel caso della sentenza della Cassazione di ottobre 2023, però, al centro c’è l’uso del wi-fi aziendale: cos’è successo.
A lavoro dimenticati del wi-fi
Quando ci si trova al lavoro, utilizzare il wi-fi dell’azienda a scopi personali o anche mettere in carica un proprio dispositivo non strettamente connesso alla propria professione sono comportamenti che possono portare all’accusa di peculato d’uso.
La sentenza dell’ottobre 2023 ha stabilito che questo reato possa sussistere anche nel caso in cui l’uso del wi-fi da parte del dipendente non abbia comportato danni economici. Al centro, infatti, c’è la questione del tempo dedicato alla propria sfera personale invece che al lavoro, tempo così trascorso proprio per via del fatto che ci si possa connettere al wi-fi aziendale e si possa usare internet per i scopi più provati.