The Guardian propone Palermo tra le 40 favolose destinazioni del 2018. L’edizione on line del Guardian ha inserito Palermo nella sua personale “hotlist”, tra le “40 favolose destinazioni in tutto il mondo”, dove andare in vacanza quest’anno.
Il quotidiano ricorda il ruolo di Palermo quale Capitale della cultura italiana per il 2018 e sottolinea il millenario melting pot della “capitale siciliana”. Il Guardian evidenzia, inoltre, che l’apertura ad altre tradizioni è tipica della nostra città, che coglierà l’occasione per mostrare le sue ricchezze culturali e storiche con Manifesta 12.
Si legge così tra le righe del quotidiano britannico: “Palermo coglierà l’occasione per mostrare le sue ricchezze culturali e storiche nel 2018 e tra queste spicca Manifesta 12, la biennale dell’arte itinerante – spiega il quotidiano inglese -. Le attività e le mostre si terranno nei palazzi, nelle chiese e nei giardini botanici, con il fulcro del rinnovato Teatro Garibaldi. A ottobre ci sarà il terzo festival delle Letterature migranti che darà voce alle persone che approdano, attraversano o si insediano in Sicilia per sfuggire alla povertà e alla violenza”.
Nell’anno in cui Palermo diventa Capitale della Cultura 2018 arriva anche questo prestigioso riconoscimento. Il celebre quotidiano inglese The Guardian ha stilato una classifica dei luoghi da raccomandare per i viaggi, inserendo proprio Palermo, unica città italiana.
Nella lista figurano anche Akureyri (Islanda), Tblisi (Georgia), Palermo, Leeuwarden-Friesland (Olanda), Mosca (Russia), Corfu e le altre isole della Grecia, Flanders (Belgio), Parigi (Francia), La Valletta (Malta), Amsterdam (Olanda), Corsica (Francia), Bratislava (Slovacchia) e Valencia (Spagna).
“E’ l’ennesima conferma – sottolinea il Sindaco Leoluca Orlando – del ruolo internazionale di Palermo, ormai considerata nel mondo quale punto di riferimento culturale ed artistico, indiscussa città dell’accoglienza e meta privilegiata dai grandi flussi turistici”.
“E’ la capitale della Cultura 2018, e le sue credenziali come un melting pot culturale risalgono a quasi un millennio fa. L’apertura ad altre tradizioni è tipica di questa città, spesso definita come un mosaico, che si intreccia anche in influenze spagnole, normanne, borboniche e britanniche. E quest’anno, aprirà la prima nuova sinagoga della città in 500 anni . Una chiesa barocca inutilizzata nella Giudecca, chiamata Santa Maria del Sabato, viene trasformata nel luogo di preghiera” si legge sul The Guardian.
L’articolo intero del Guardian all’indirizzo:
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