E’ iniziata la scuola ma il programma di screening per docenti e personale scolastico è ancora incompleto. E’ una lotta contro il tempo se si tiene conto dell’aumento dei casi di docenti e operatori positivi al Covid-19.
L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha comunicato ieri che per accelerare le operazioni di screening sono in arrivo i tamponi rapidi, che in pochi minuti danno l’esito evitando procedure di isolamento e panico in classe.
Ieri, come riporta il Giornale di Sicilia, una dipendente della direzione didattica “Alessandra Siragusa” di Pallavicino a Palermo è stata trovata positiva al virus, qui l’avvio delle lezioni era previsto per il 24 settembre.
Dopo che la dipendente dell’istituto ha comunicato di essere risultata positiva è scattata la chiusura dei plessi e l’immediata sanificazione.
Secondo i dati finora registrati, sono 150 i casi di positività accertati in Sicilia grazie allo screening effettuato su docenti e personale scolastico.
Ma il dato che preoccupa è che a sottoporsi al test volontario è stato soltanto il 20-30% della platea, circa ventimila persone: un numero troppo basso.
L’introduzione dei test rapidi è un passo avanti significativo che permetterà un avvio di anno scolastico in sicurezza e aiuterà ad escludere velocemente l’ipotesi di contagio in caso di lievi sintomi febbrili degli studenti.
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