Test match, 4 gol. Catellani: ‘Montella, un maestro’ – Almiron: ‘Prima società così importante’
Test match in famiglia, nel pomeriggio, a Torre del Grifo. Novanta minuti di gioco, quattro reti: a segno per primo Gomez con un puntuale inserimento su assist di Maxi Lopez, autore della seconda rete del pomeriggio con un pregevole spunto in area di rigore, seguito da un morbido pallonetto. In gol …
Test match in famiglia, nel pomeriggio, a Torre del Grifo. Novanta minuti di gioco, quattro reti: a segno per primo Gomez con un puntuale inserimento su assist di Maxi Lopez, autore della seconda rete del pomeriggio con un pregevole spunto in area di rigore, seguito da un morbido pallonetto. In gol anche Lodi, con un tiro da fuori area indirizzato all’incrocio dei pali, e Bergessio, con una rapida girata su cross dalla destra. Campagnolo ha respinto con bravura un angolato calcio di rigore battuto da Lanzafame. Alla sfida hanno partecipato 5 giocatori della Primavera allenata da Giovanni Pulvirenti nella prima frazione ed altrettanti nella ripresa. In sala stampa, prima della seduta odierna, Andrea Catellani e Sergio Almiron. "Il gol di Parma – ha dichiarato il primo – è stato liberatorio: credo mancasse soltanto la concretizzazione, alle mie prestazioni. La lacuna più grande è stata colmata, la rete è stata la conferma di quel che pensavo: nel momento in cui giocavo di meno mi sono fatto forza, sapevo che avrei sfruttato l’occasione successiva. L’esultanza con Barrientos? Abbiamo una grande intesa, se avesse fatto centro lo avrei aspettato in panchina, allo stesso modo. Era sinceramente felice per il mio gol, nonostante lo avessi sostituito. Per me, ‘Pitu’ può ambire ai massimi livelli, per qualità può giocare titolare nella Nazionale argentina. Da reggiano, segnare proprio al Parma è stato bellissimo: per noi è un derby, un po’ come Catania-Palermo. Bello ed importante, il mio primo acuto in Serie A, come lo sognavo. Adesso devo continuare a sfruttare ogni allenamento come un’opportunità, non lesinando sforzi e sacrifici per coronare l’ambizione di essere titolare. 4-3-3 o 3-5-2: per caratteristiche preferisco il primo ma il modulo sta diventando indifferente, merito di mister Montella. Forse perchè è stato un grande attaccante oppure perchè ha smesso da poco, comunque è un ottimo maestro e mi aiuta a colmare le mie lacune. A lui ed allo staff tecnico, un sincero ringraziamento. Il Catania sta bene, lo ha dimostrato a Malta vincendo il quadrangolare, nonostante un solo giorno di allenamento dopo la sosta e tanti reduci da voli intercontinentali, una differenza non certo secondaria rispetto alle squadre locali ed al Torino che si allenava lì da qualche giorno. A Bologna, ora, con determinazione, umiltà e voglia di fare risultato". Almiron ha aggiunto: "Un leader? Non credo di esserlo, semmai il gruppo è spettacolare, tutti diamo il massimo. Ora dobbiamo continuare a migliorare, evitando di commettere errori come quelli del primo tempo di Parma. Per quanto mi riguarda, metto a disposizione dei compagni anche un po’ d’esperienza. Tutti i centrocampisti del Catania sono in grado di giocare in tutte le posizioni della linea mediana, questo è un grande vantaggio. Sto bene, ho trovato una società seria alla quale piace lavorare, con tanta voglia di crescere ed un allenatore giovane, bravo e determinato. A proposito del club: è la prima società che trovo così importante sul piano dell’organizzazione, non si parla soltanto di calcio ma di tutto, i dirigenti sono sempre pronti a dare una mano ai calciatori per risolvere qualsiasi problema". Parole importanti, che esaltano l’affidabilità di primo livello della struttura del Calcio Catania, base di ogni serio programma e delle migliori ambizioni. Venerdì pomeriggio, allenamento a porte chiuse.
(calciocatania.it)