Dopo l’attentato terroristico di Barcellona, cresce l’allerta anche in Sicilia.
A Palermo ieri pomeriggio, su richiesta del prefetto Antonella De Miro, si è riunito il comitato per la sicurezza, che ha stabilito le nuove misure anti terrorismo. I provvedimenti, che si allineano alle nuove direttive ministeriali, riguardano diverse zone della città e vanno a rafforzare, attraverso l’utilizzo di dissuasori mobili, le misure di protezione già attive nel capoluogo siciliano.
I dissuasori sono stati posizionati su corso Vittorio Emanuele, davanti la Cattedrale e nell’area circostante il Teatro Massimo. Nelle zone considerate a rischio sarà consentito l’accesso solo ai mezzi di soccorso.
Ma l’allerta cresce in tutta la Sicilia: Taormina è praticamente rimasta blindata dopo il G7, così come altre città meta di migliaia di turisti. Ad Agrigento, ad esempio, la Valle dei Templi, è stata resa inaccessbile, mentre a Cefalù sono aumentate le volanti e i controlli delle forze dell’ordine. La struttura del borgo, con le sue stradine molto strette, renderebbe poi molto difficile l’irruzione di furgoni o altri mezzi pesanti.
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