di redazione
”In Italia statisticamente si originano circa 2000 terremoti l’anno. Il nostro e’ un Paese sismicamente vulnerabile, con edificati in larga parte ancora poco idonei a resistere bene ai terremoti e/o ubicati in zone geologicamente poco idonee”. Affermazioni chiare quelle del geologo siciliano Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. ”Non bisogna dimenticare che nel nostro territorio, sono state individuate ben 36 diverse zone sismogenetiche, nelle quali, statisticamente, si originano circa 2000 terremoti l’anno – ha affermato Giovanni Calcagni’ del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) – aventi magnitudo superiore ai 2.5 gradi Richter. Di questi duemila eventi sismici almeno uno all’anno e’ sopra la soglia del danno significativo, compreso quindi tra 5 e 6 gradi ed uno ogni 10-20 anni e’ gravissimo, tra 6 e 7 gradi Richter. La situazione dunque e’ notevolmente seria e preoccupante”.
Ben 4.600 morti per terremoti, 500.000 senza tetto e 150 miliardi di euro spesi per il dopo emergenza. Questi sono i dati riguardanti l’Italia ed esattamente gli ultimi 40 anni. Adesso pero’ qualcosa si sta muovendo. Sul fronte della prevenzione sismica – ha proseguito Giovanni Calcagni’, Consigliere Nazionale dei Geologi – nel nostro Paese e’ in atto un’importante iniziativa su tutto il territorio nazionale, coordinata e controllata dal Dipartimento Nazionale Protezione Civile, per finanziare il rafforzamento degli edifici strategici e di procedere alla realizzazione degli studi di microzonazione sismica a scala comunale dell’intero territorio italiano”.
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