di redazione
Una chiamata anonima al cellulare di un componente dell’associazione antiracket ed antiusura di Borgetto e Partinico, sventa il furto nell’immobile confiscato al boss D’Anna di Terrasini ed ubicato nei pressi della scogliera San Cataldo. Un 36 enne e un 33 enne, entrambi di Cinisi sono finiti in manette, colti in flagranza di reato dai carabinieri della stazione di Terrasini allertati proprio del componente dell’associazione che ha ricevuto la telefonata anonima intorno alle 16.15 di ieri. L’immobile sottoposto a sequestro dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo è affidato ad un amministratore giudiziario. I due ladri, per introdursi all’interno del bene confiscato hanno forzato il cancello di ingresso e divelto le grate alle finestre, utilizzando degli attrezzi di lavoro, uno scalpello e un martello. I due cinisensi, che sono stati arrestati per tentato furto verranno giudicati per direttissima.
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