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Teatro Massimo, la nuova programmazione: concerti in streaming

Una nuova ulteriore programmazione delle attività prende il via sabato prossimo al Teatro Massimo di Palermo con una serie di concerti e un balletto eseguiti dal vivo in assenza di pubblico ma trasmessi in streaming.

“Un ‘altro’ Teatro che utilizza il digitale e ogni possibile modalità innovativa, non per sostituire le attività dal vivo ma per realizzare un sistema binario, tanto tradizionale quanto innovativo, che abbia garanzie di qualità”, dice il presidente della Fondazione, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

Per il sovrintendente Francesco Giambrone, “Il paradosso della pandemia ci impedisce di accogliere il nostro pubblico in teatro ma ci spinge a rivolgerci in streaming a un pubblico immensamente più grande: ‘Non vi lasceremo senza musica”, scritta che campeggia nello striscione esposto sulla facciata del teatro dal giorno della nuova chiusura al pubblico.

La promessa è stata mantenuta già nei mesi scorsi quando nel corso del lockdown la web tv del Teatro ha presentato un cartellone di spettacoli che hanno coinvolto oltre centomila spettatori da ogni parte del mondo.

La Sala Grande, pur senza snaturarne la struttura classica, è stata attrezzata e trasformata in un teatro di posa. Ogni diretta sarà introdotta da una guida.

Verranno anche resi disponibili i programmi di sala, scaricabili gratuitamente dal sito del teatro. L’ideazione e il coordinamento del progetto della web tv sono di Gery Palazzotto.

Per assistere via web agli spettacoli non si paga nulla, ma da oggi c’è la possibilità di fare una donazione tramite il sito del Teatro (www.teatromassimo.it) con carte di credito e con PayPal, un sistema sicuro e rapido di pagamento digitale.

Il programma vede il ritorno a Palermo del direttore musicale Omer Meir Wellber sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo con due concerti: il primo sabato 14 novembre alle 19: il Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy, e a seguire Pelléas et Mélisande, suite op. 80 di Gabriel Fauré.

A seguire la Sinfonia n. 8 in si minore, una delle più note di Franz Schubert “Incompiuta”. Altri concerti sono in calendario per novembre e si chiuse il 29 con la danza: alle 17.30 è in programma Romeo e Giulietta su musica di Sergej Prokofiev.

Tra i due concerti, domenica 15 novembre alle 18.00, sarà protagonista il Coro del Teatro Massimo sotto la direzione di Ciro Visco, che da settembre 2019 è il Maestro del Coro del Teatro Massimo dopo aver diretto per anni il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia. In programma la Messa in Re maggiore di Antonín Dvořák: una messa scritta nel 1886 per inaugurare la cappella della residenza in Boemia di Josef Hlàvka, presidente dell’Accademia delle Scienze e delle Arti di Praga.

Pensata per l’ambiente intimo e raccolto della cappella, la messa ha un organico ridotto e il solo accompagnamento dell’organo per esprimere una fede sincera ma, malgrado la sua semplicità, non si tratta di un’opera minore. All’organo Salvatore Punturo, altro Maestro del Coro del Teatro Massimo e Maestro del Coro di voci bianche.

Giovedì 19 novembre, alle 19.00, sempre l’Orchestra del Teatro Massimo con la direzione di Wellber, esegue la Sinfonia “degli addii” di Haydn, così chiamata per la protesta organizzata da Haydn e messa in atto dall’orchestra della corte del principe Esterhazy nell’esecuzione dell’adagio finale in cui i musicisti a turno smisero di suonare, spensero la candela del loro leggìo e abbandonarono il proprio posto, manifestando allusivamente al principe il desiderio degli orchestrali di ritornare a casa.

A seguire, sempre il 19 novembre, Wellber dirige la seconda sinfonia di Brahms: se la prima era stata definita “la decima sinfonia di Beethoven”, nella Sinfonia in Re maggiore emergono i legami con Schubert, anche nel ricorrente ritmo di valzer, confermando la consacrazione di Brahms come legittimo erede della scuola viennese.

Si prosegue mercoledì 25 novembre alle 19.00 con Water Music di Georg Friedrich Händel che l’Orchestra del Teatro Massimo eseguirà sotto la direzione di Ignazio Maria Schifani.

Le tre suite di Musica sull’acqua rimandano alla pompa delle grandi corti settecentesche e infatti furono scritte da Händel per Giorgio I d’Inghilterra ed eseguite in un concerto sul Tamigi, al quale il re assisteva dall’imbarcazione reale, mentre intorno a lui la corte era distribuita su altre imbarcazioni e i cinquanta musicisti che componevano l’orchestra suonavano da una chiatta.

Insieme alla Musica per i fuochi d’artificio sempre di Händel, la Water Music rimane una delle più appariscenti manifestazioni della musica d’apparato, permettendoci di capire come all’epoca la presenza in una corte di un’orchestra fosse un importante status symbol.

Sabato 28 novembre alle 20.00 torna sul podio dell’Orchestra del
Teatro Massimo Francesco Lanzillotta
, direttore italiano tra i più affermati, direttore musicale del Macerata Festival dal 2017, che al Massimo ha diretto nel 2019 con grande successo La favorite di Gaetano Donizetti.

In programma l’Adagio per archi di Samuel Barber e alcune arie da camera di Francesco Paolo Tosti, nella versione per orchestra, con la voce del mezzosoprano Marianna Pizzolato, che ritorna anche lei al Teatro Massimo dopo Falstaff a febbraio e il concerto della riapertura del 4 luglio. A seguire l’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner, composto come dono alla moglie Cosima e una delle più note tra le sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart, la Haffner in Re maggiore.

Si chiude con la danza, domenica 29 novembre alle 17.30 sempre in live streaming con il balletto Romeo e Giulietta su musica di Sergej Prokofiev. La coreografia è di Davide Bombana, direttore del Corpo di ballo del Teatro Massimo, in scena il Corpo di ballo del Teatro Massimo.

Il programma, creato con la collaborazione e il contributo artistico di tutte le Fondazioni aderenti, all’insegna di “Aperti nonostante tutto”, è già online dal 10 novembre.

Redazione

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