Teatro, lo Stabile Nisseno al Garibaldi di Enna con ”Maliditta la miseria”
Secondo spettacolo in cartellone per la rassegna teatrale ‘Voci di Sicilia’, organizzata dalla cooperativa ‘Nuove Proposte’, che porta sul palco del Teatro Garibaldi di Enna, questo sabato, 1 dicembre…
di redazione
Caltanissetta, 29 nov. – Secondo spettacolo in cartellone per la rassegna teatrale ‘Voci di Sicilia’, organizzata dalla cooperativa ‘Nuove Proposte’, che porta sul palco del Teatro Garibaldi di Enna, questo sabato, 1 dicembre, alle 21, ‘Maliditta la miseria’, del Teatro Stabile Nisseno.
La cooperativa ‘Nuove Proposte’, con la rassegna teatrale ‘Voci di Sicilia’, oltre a offrire al pubblico ennese un cartellone di commedie brillanti, dà la possibilità di conoscere il meglio della realtà teatrale siciliana, portando in scena le compagnie teatrali più rappresentative, valorizzando anche gli autori siciliani di maggiore interesse.
‘Maliditta la miseria’, farsa in due tempi, è la rielaborazione del celebre lavoro di Eduardo Scarpetta ‘Miseria e nobiltà’. Rielaborazione e adattamento in lingua siciliana sono di Giuseppe Speciale. In scena Giovanni Speciale, Salvina Fama, Giuseppe Speciale, Adriano Dell’Utri, Giuseppe Minnella. Ilaria Giammusso, Totò Cannistraci, Giovanna Lomagno, Simona Scarciotta,Raimondo Coniglio,Teresa Calabrese. Regia Giuseppe Speciale.
La vicenda racconta di Pasquale uno squattrinato popolano che vive alla giornata facendo lo scrivano e condividendo la casa insieme alla figlia Pupella e alla moglie Concetta, con l’amico Nicolino di professione salassatore, con la rispettiva amante donna Luisella. I cinque sono ridotti allo stremo per mangiare continuano a portare al Monte dei pegni i loro miseri abiti e qualche oggetto prezioso. Un giorno il marchesino Filiberto bussa alla loro porta per chiedere un favore; egli è innamorato della bella Elena, ma la sua famiglia si oppone all’unione, poiché la ragazza non è nobile. Il padre della ragazza invece, il cavaliere Paolo Pignata ex cuoco divenuto molto ricco avendo ereditato i beni del suo padrone, è felice di consentire al fidanzamento poiché imparentarsi con dei nobili sarebbe il suo sogno, ma pretende di conoscere i parenti del giovane. Il marchesino dunque chiede a Nicolino e a Pasquale insieme alla moglie di quest’ultimo di travestirsi e fingere di essere i suoi nobili familiari e di presentarsi con lui a casa della sua fidanzata. Don Paolo non si rende conto della messa in scena, e non solo cede la mano della figlia ma riesce (ovviamente con facilità) a ottenere il “privilegio” di avere i nobili parenti del marchesino a pranzo. Ma i colpi di scena sono imminenti; Maria cameriera personale di Elena, è la moglie di Nicolino, che anni prima lasciò, stufa dei suoi tradimenti. Nicolino si riappacifica con Maria. Come se non bastasse Luisella che non aveva preso parte alla finzione, si presenta a sorpresa, litigando con Nicolino e facendo scoprire l’inganno. A questo punto il cavaliere Pignata, padre di Elena scopre tutto e vuole mandare a monte il fidanzamento. Il marchesino però lo convince che il padre ha già dato per iscritto il consenso al matrimonio tra i due ragazzi.
Come è tipico della tradizionale farsa, non mancano i colpi di scena, i ribaltamenti di ruolo, le situazioni paradossalmente comiche che s’innescano una nell’altra. Prossima commedia in cartellone è ‘Il sistema Ribadier’in scena venerdì 7 dicembre alle 21. ‘Il sistema Ribadier’ di Georges Feyedau è una commedia brillante in due atti a cura del Gruppo d’Arte ‘Sicilia Teatro’ di Catania.