Giovedì 16 e venerdì 17 novembre va in scena alle 21.15 al Teatro Libero Homicide House, di Emanuele Aldrovandi, per la regia di Marco Maccieri, una produzione Compagnia MaMiMò di Reggio Emilia.
In scena: Luca Cattani, Cecilia di Donato, Marco Maccieri, Valeria Perdonò. Si tratta di una parabola eloquente sui pericoli della nostra società come il modello di una vita dedita al successo e alla propria affermazione sopra e verso gli altri, un gioco al massacro che terrà lo spettatore in uno stato di suspance.
Il testo è stato vincitore del 10° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” nel 2013 con la seguente motivazione: «Un’idea originale, alla base della scrittura, e un linguaggio disinvolto e agile nell’alternare isolati e funzionali monologhi a fulminanti e accesi dialoghi fanno del testo un riuscito e promettente esperimento».
Indebitato per problemi di lavoro, un uomo finisce vittima di un gioco al massacro riservato a facoltosi in cerca di emozioni forti. Un gioco che non lascia scampo e che affida all’uomo il compito di spiegare al mondo, con ipocrisia e falsità, una storia troppo complicata. Sinistra e infantile parabola sugli incerti confini tra il vero e il falso, testo introspettivo dal piglio ironico-favolistico (favole macabre senza lieto fine, per intendersi), Homicide House è un coraggioso tentativo di scrittura drammaturgica verticale, in grado di farsi carico di una matrice teoretica/concettuale che mette in atto una ‘morbida’ elusione del tragico.
«I personaggi – riflette Marco Maccieri – dimostrano di essere istanze filosofiche, portatori di una determinata poetica del pensiero: non è un caso se Uomo, che nasconde alla donna amata il vizio di indebitarsi per il puro piacere di farlo, dovrà condurre i suoi equivoci commerci con loschi figuri quali Camicia a pois e Tacchi a spillo, riuscendo a salvare la pelle senza alcuno sforzo pratico ma con un puntuale esercizio della parola». Homicide House è un meccanismo di sevizie psicologiche che ferisce e uccide con il ragionamento piuttosto che con le sole armi di tortura.
Biglietti: Intero, 16 euro; Ridotto (Under25 e professionisti dello spettacolo), 11 euro; Carte Sconto esclusivamente per la prima, 14,50 euro. Informazioni e prenotazioni al botteghino: telefono 091.6174040.
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