Oltre cento artisti coinvolti quest’anno, tre nuove produzioni col ritorno Siracusa di Davide Livermore e Antonio Calenda, il debutto di Carlus Padrissa e della compagnia catalana La Fura dels Baus e una mostra multimediale di foto d’epoca, già richiesta in Italia e all’estero. L’anno prossimo in cartellone al Teatro Greco avremo Edipo Re di Sofocle per la regia di Robert Carsen, l’Oresta di Eschilo con la regia di Davide Livermore e Ifigenia in Tauride di Euripide diretta da Jacopo Gassmann.
La Fondazione Inda ha presentato la 56° e la 57° stagione di spettacoli in programma al Teatro Greco di Siracusa, annunciando per la prima volta in 107 anni di storia le produzioni del prossimo biennio. Dopo il rinvio della stagione del 2020 a causa dalla pandemia, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico lancia un forte segnale di ripresa offrendo al pubblico 48 grandi serate teatrali per l’estate 2021 e un cartellone prestigioso per il 2021.
I n programma anche una mostra multimediale, Orestea atto secondo. La ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, dopo la Grande guerra e l’epidemia di Spagnola che sarà inaugurata giovedì 1 luglio a Palazzo Greco a Siracusa e resterà aperta fino al 30 settembre 2022, prima di circuitare in altre città in Italia e all’estero. A partire dall’album di fotografie storiche realizzate nel 1921 dal siracusano Angelo Maltese, in occasione della messa in scena delle Coefore di Eschilo a cura di Ettore Romagnoli, con musiche di Giuseppe Mulè, scene e costumi di Duilio Cambellotti, questa mostra ritorna sull’impresa storica del gruppo di mecenati siracusani lungimiranti, che cent’anni fa furono i protagonisti della rinascita del Teatro Greco, e permette di ripercorrere le singole fasi di produzione di uno spettacolo classico ai primi del Novecento, per ricordare la ripartenza delle rappresentazioni classiche dopo sette anni di interruzione dovuti alla Grande Guerra e all’epidemia di Spagnola.
Dal 3 luglio al 21 agosto 2021 saranno tre le produzioni in scena: Coefore Eumenidi di Eschilo per la regia di Davide Livermore nella traduzione di Walter Lapini, Baccanti di Euripide diretta da Carlus Padrissa con la traduzione di Guido Paduano, e la commedia Nuvole di Aristofane per la regia di Antonio Calenda con la traduzione di Nicola Cadoni.
Coefore Eumenidi, coprodotto con il Teatro Nazionale di Genova, sarà in scena dal 3 al 31 luglio e vedrà protagonisti fra gli altri Laura Marinoni nel ruolo di Clitennestra, Giuseppe Sartori (Oreste), Anna Della Rosa (Elettra), Stefano Santospago (Egisto), Giancarlo Judica Cordiglia (Apollo), Maria Grazia Solano (la nutrice), Olivia Manescalchi (Atena), Sax Nicosia (immagine e voce di Agamennone) e Gaia Aprea tra le corifee.
Nel cast di Baccanti, in scena dal 4 luglio al 20 agosto, ci sono tra gli altri Lucia Lavia (Dioniso), Ivan Graziano (Penteo), Stefano Santospago (Cadmo), Linda Gennari (Agave) e Antonello Fassari (Tiresia).
Nuvole di Aristofane debutterà il 2 agosto e chiuderà la stagione delle rappresentazioni classiche sabato 21 agosto. In scena fra gli altri Nando Paone (Strepsiade), Antonello Fassari (Socrate), Stefano Santospago (Aristofane), Galatea Ranzi e Daniela Giovanetti (corifee), Massimo Nicolini (Filippide), Maurizio Marchetti il discorso peggiore e Stefano Galante il discorso migliore. Nelle tre produzioni sono coinvolti tutti gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, la scuola di teatro della Fondazione INDA.
Il programma del 2022 prevede la messa in scena di Edipo Re di Sofocle con la regia di Robert Carsen, il grande regista canadese di fama internazionale, Premio Abbiati 2021, che debutterà al Teatro Greco di Siracusa. A Davide Livermore è affidato Agamennone, con il regista torinese che chiuderà così la sua Orestea. Il testo di Eschilo nel corso di alcune serate speciali sarà presentato integralmente al pubblico del Teatro Greco di Siracusa con la messa in scena dei tre drammi: Agamennone, Coefore e Eumenidi. La 57° stagione di rappresentazioni classiche vedrà anche il debutto di Jacopo Gassman, giovane regista di talento che dirigerà Ifigenia in Tauride di Euripide.
Per promuovere l’internazionalizzazione della sua attività, la Fondazione INDA ha organizzato attraverso la rete degli Istituti italiani di cultura cinque conversazioni da remoto coi cinque registi coinvolti nel biennio teatrale 2021 e 2022. Sabato 5 giugno la conversazione tra Robert Carsen e Marina Valensise sarà trasmessa dall’Istituto italiano di cultura di New York attraverso la piattaforma digitale Stanze italiane. A seguire gli altri quattro incontri col regista Jacopo Gassmann e il professor Nicola Gardini, attraverso l’Istituto italiano di cultura di Londra, con Davide Livermore e Philippe Brunet, attraverso l’Istituto italiano di cultura a Parigi, con Antonio Calenda e Jeremy Lefkowitz attraverso l’Istituto italiano di cultura a Atene, e con Carlus Padrissa e Santiago Giordano attraverso l’Istituto italiano di cultura a Buenos Aires. Tutti gli incontri saranno diffusi in diretta e in differita sui canali digitali della Fondazione INDA.
Nel periodo delle rappresentazioni al Teatro Greco, la stagione dell’INDA anche quest’anno si arricchisce delle lezioni all’Orecchio di Dioniso, una serie di incontri con personalità della cultura dedicati ai temi e personaggi del dramma antico, che si terranno come di consueto nel suggestivo scenario del parco archeologico della Neapolis. Le rappresentazioni classiche e le attività della Fondazione Inda sono sostenute da Erg, Unicredit Italia, Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, Aeroporto di Catania, Fondazione Sicilia e Fondazione Nobis.
Per il 2021 e per il 2022 è stato rinnovato l’accordo con Rai cultura, media partner dell’Inda. Quest’anno Rai cultura registrerà le riprese di Baccanti di Euripide, messa in scena da Carlus Padrissa, e l’anno prossimo quelle dell’Orestea di Eschilo messa in scena da Davide Livermore.
Il manifesto della 56° stagione di rappresentazioni classiche nasce da 79.malaktion, un’opera di Hermann Nitsch, l’artista austriaco considerato uno dei principali esponenti dell’Azionismo viennese.
Per garantire la sicurezza degli attori e degli spettatori, la Fondazione Inda ha adottato un dettagliato protocollo sanitario anti Covid, elaborato con l’Azienda sanitaria di Siracusa. Grazie alla deroga firmata dalla Regione, la capienza massima al Teatro Greco è stata aumentata, sino a consentire l’accesso di 3000 spettatori per ciascuna delle repliche in programma.
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