Teatro Biondo, accordo triennale con il Teatro Libero

Il Teatro Biondo e il Teatro Libero di Palermo hanno siglato un protocollo di intesa che li vedrà collaborare nel prossimo triennio all’ideazione, promozione e organizzazione di spettacoli, iniziative ed eventi diversi. Per la prima volta, il maggiore teatro pubblico di prosa della città, diretto da Roberto Alajmo, e il centro di produzione tra i più longevi e importati d’Italia, lavoreranno su progetti comuni con lo scopo di incrociare pubblici diversi, con particolare attenzione verso le periferie e le fasce più svantaggiate, e di promuovere la nuova drammaturgia riflettendo sui diversi aspetti del teatro contemporaneo.

Lo spettacolo “Giganti”

“Sono molto felice che anche a Palermo si possa iniziare una fruttuosa collaborazione tra il Teatro Biondo, Stabile pubblico della città e oggi TRIC, e il Libero, centro di ricerca e produzione teatrale riconosciuto dal Mibac da oltre quarant’anni – afferma Luca Mazzone – Questa collaborazione è un punto di partenza che spero possa dare alla città più opportunità e un modo nuovo e diverso di intendere il rapporto tra teatro d’arte e comunità”.

Il primo segno tangibile di questa collaborazione è la coproduzione dello spettacolo GI GAN TI tratto da I giganti della montagna di Luigi Pirandello e diretto da Lia Chiappara, che debutta venerdì 12 ottobre al Teatro Libero, con repliche il 13, 19 e 20. GI GAN TI propone l’idea profonda di teatro come “arte” non impossibile, ma fragile e precaria, perennemente in bilico fra gli impulsi dell’invenzione fantastica e le risorse dell’abilità pratica.

Nelle prossime settimane i due teatri saranno impegnati nell’organizzazione di un’importante giornata di studi, che si terrà a dicembre, dal titolo Un teatro al confine. Prendendo spunto dai cinquant’anni di attività del Teatro Libero, studiosi, critici, operatori saranno inviati a riflettere sul senso del fare teatro in un territorio periferico, un teatro al confine ma al centro dell’Europa, sull’importanza e il ruolo della scena indipendente nei processi di divulgazione e di formazione del pubblico.