Teatro Bellini Catania: no Fondazione sì a stabilizzazione dei precari

Teatro Bellini Catania.  Una riunione di conferme positive per i lavoratori precari del teatro Massimo Bellini di Catania, quella che si è svolta ieri alla quinta commissione Cultura, lavoro e formazione, della Regione Sciliana. L’assessore regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo Sandro Pappalardo ha annunciato la volontà di abbandonare definitivamente il progetto di trasformare l’ente in una Fondazione e, soprattutto, ha confermato l’impegno preso dal presidente Nello Musumeci in occasione dell’incontro con i sindacati a Catania, ovvero lo stanziamento dei 13 milioni e 400 mila euro necessari sia al funzionamento del Teatro sia alla stabilizzazione dei precari.

“Attendiamo con fiducia che le promesse si trasformino in atti concreti perché fino ad oggi non è stato così”, afferma il segretario regionale Snalv, Confsal Antonio Santonocito. “Non si può giocare sulla pelle dei lavoratori anche in considerazione del grave stato di salute della città di Catania. Abbandonare al suo destino il Teatro Massimo Bellini, l’ente più rappresentativo di Catania, come per un periodo si è temuto, avrebbe significato un dramma per i suoi lavoratori, precari e non, ma anche un pessimo segnale per tutta la città. Il Teatro non può morire e i suoi lavoratori non posso rimanere a casa”.

Teatro Bellini Catania, Pappalardo ha confermato l’arrivo di liquidità per la stabilizzazione

Alla riunione hanno partecipato il segretario regionale Snalv, Confsal Antonio Santonocito accompagnato dai rappresentanti in azienda Salvo Motta e Salvo Agosta, tutte le sigle sindacali, l’assessore Pappalardo, il soprintendente del Bellini Roberto Grossi e i componenti della quinta commissione presieduta da Luca Sammartino.

Nonostante la convocazione partisse dalla Commissione il vero protagonista dell’incontro è stato l’assessore regionale Sandro Pappalardo che ha spiazzato tutti i presenti, compreso il presidente Sammartino, quando ha riferito che l’ammministrazione, già da tempo, ha deciso di non procedere con la creazione di una Fondazione. Una notizia che non era stata comunicata a nessuno, ma che, in considerazione dello stato di salute delle Fondazioni in Italia, è stato presa con sollievo dai presenti.

Le speranze per una svolta per i precari sono cresciute ulteriormente quando Pappalardo ha confermato l’arrivo di liquidità per la loro stabilizzazione. Un diritto acquisito, ma mai rispettato. L’assessore afferma che già l’anno scorso erano state inviate le somme per avviare la stabilizzazione, un milione in più rispetto all’anno precedente, ma ciò non è avvenuto. “Le spiegazioni che ci hano dato non ci hanno convinti, – dice Santonocito – tuttavia, l’impegno preso da Pappalardo sembrerebbe maggiore adesso. Certo – afferma ancora il segretario regionale Snalv, Confsal – non canteremo vittoria se dalle parole non si passerà ai fatti, ma che ci sia una conferma di quanto detto e non un cambio di passo, è già positivo”.