Tazzine in porcellana, tentato furto in villa: palermitano preso a Misilmeri
Tentato furto in una villa, palermitano sorpreso dalla polizia a Misilmeri. Agli arresti è finito M.R., di 29 anni. In un primo momento il pubblico ministero aveva previsto gli arresti domiciliari, poi il giudice ha concesso l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria accogliendo la richiesta avanzata dal difensore dell’uomo, l’avvocato Giorgio Zanasi, “anche in considerazione – spiega il legale – del suo comportamento processuale e della confessione resa”.
Ecco la ricostruzione dei fatti, secondo gli investigatori del commissariato Brancaccio. Agenti in servizio di controllo del territorio, transitando a Misilmeri lungo corso Gaetano Scarpello, hanno notato un’Ape Piaggio in sosta nei pressi di una villa. Gli agenti insospettiti dalla presenza del veicolo e dai rumori provenienti dalla villa, che risultava disabitata, hanno deciso di effettuare un controllo all’interno.
Avvicinati al cancello dell’immobile, gli agenti hanno scorto in lontananza un giovane che, con un oggetto metallico, colpiva una grata di ferro, tentando di scardinarla. Il giovane, vistosi scoperto, si è dato ad una precipitosa fuga.
Gli uomini del commissariato Brancaccio, avendo riconosciuto il fuggitivo, ne hanno diramato via radio la descrizione. Un altro equipaggio dello stesso ufficio lo ha poco dopo rintracciato in via Ingrassia.
Tazzine di porcellana trovate in un secchio
Dal sopralluogo effettuato all’interno della villa, i poliziotti hanno trovato all’ingresso un secchio contenente numerose tazzine in porcellana “pronte per essere trafugate”, ma anche materiale ferroso, oltre agli strumenti del mestiere abbandonati: un tubo d’acciaio, un martello ed un mazzo di chiavi. Una delle chiavi rinvenute apriva infatti il lucchetto posto a protezione del bloccasterzo del suo veicolo.