Attualità

Taxi in sciopero, Roma in difficoltà fino alle dieci di stasera

Taxi in sciopero per tutto il giorno, è il risultato dell’incontro di ieri tra il governo e i sindacati al Ministero dei Trasporti.

Taxi in sciopero: i motivi

La protesta, già preannunciata lo scorso sei ottobre, nasce dalle insoddisfazioni del tassisti che ritengono che l’operato del governo abbia portato conseguenze negative come il favoreggiamento delle piattaforme digitali come Uber, l’apertura del mercato alle multinazionali e la deregolamentazione del servizio taxi.

Avrà luogo anche una manifestazione in mattinata, con taxi provenienti da tutta la penisola, a partire dalle 10,30 fino alle 18 presso Porta Pia.

I sindacati sono scontenti, Valter Drovetto, vicesegretario dell’Ugl Taxi ha affermato: “Le proposte che il governo ci ha presentato sono irricevibili soprattutto per quanto riguarda il principio della territorialità e il rientro in rimessa per gli Ncc».

Ancora Alessandro Alzeni, esponente di Uiltrasporti Lazio settore taxi: “Rispetto all’ultimo documento ricevuto dal ministero, a parte qualche piccola irrilevante variazione sul discorso piattaforme tecnologiche, non c’è nessun elemento che possa farci pensare di sospendere lo sciopero»e ancora “Dal governo ci aspettavamo qualcosa di più concreto e invece non è arrivato nulla: non escludiamo che lo sciopero di martedì sia un apriporta per altre proteste, anche sotto Natale” a quanto pare la situazione, a meno che non si trovi un accordo prontamente, andrà per le lunghe.

Riccardo Nencini: “Lo sciopero non trova giustificazione”

Il governo scontento non comprende le ragioni dello sciopero, così Riccardo Nencini, viceministro dei Trasporti, si esprime sull’argomento: “ Non trova alcuna giustificazione. Dietro alcune sigle si nasconde una valutazione che non è di merito ma solo politica. L’obiettivo del governo è regolare il mercato perché i servizi resi ai cittadini siano più efficienti: lo faremo superando le varie forme di abusivismo, regolando le piattaforme tecnologiche, promuovendo su base regionale il servizio Ncc” e ancora il ministro tutela il governo che si è impegnato “a valutare la possibilità di concedere incentivi pubblici per la realizzazione di piattaforme tecnologiche direttamente da parte degli operatori di settore. Sia taxi che Ncc resteranno servizi pubblici non di linea. Lo sciopero non ha alcuna giustificazione, non possiamo mettere fuori legge le piattaforme come qualcuno chiede».

Il governo ha previsto un nuovo incontro con i sindacati la settimana prossima, sebbene oggi lo sciopero taxi si svolgerà comunque.

Le sigle sindacali coinvolte sono:Fast-Tpnl, Fita/Cnataxi, Fewdertaxi-Cisal, satam, Silt, Tam/Acai, Ugl-Taxi, Unimpresa, Uti, Claaai, Fit-Cisl Usb-Taxi, Mit, Faisda-Confail, Unica Taxi Cgil, Confartigianato-Taxi, Uri, Uiltrasporti e Uritaxi.

Redazione

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