Tavolo tecnico per la strategia di “Sicilia Sostenibile” di Agenda 2030

Si è insediato ieri il tavolo tecnico presieduto dall’assessore regionale per il Territorio e l’ambiente, Toto Cordaro, per definire la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile “La Sicilia Sostenibile”, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030. Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti dei dipartimenti in capo agli assessorati della Regione Siciliana ed esperti esterni per i vari ambiti, con il coordinamento del dipartimento regionale dell’Ambiente.

Obiettivo del tavolo tecnico è la redazione del documento di Strategia regionale di sviluppo sostenibile mediante l’elaborazione delle proposte di tutti i dipartimenti che, per le rispettive competenze e gli ambiti di intervento, collaboreranno a definire la strategia regionale e le relative azioni da realizzare, in coerenza con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Goals) fissati da Agenda 2030.

In linea con gli obiettivi e la strategia nazionale – che è lo strumento di coordinamento dell’attuazione dell’Agenda 2030 in Italia – ogni singola Regione ha il compito di approvare la propria strategia di sviluppo sostenibile, individuando le azioni che intende intraprendere.

«Nel pieno della fase di condivisione abbiamo individuato i referenti per ogni dipartimento che formuleranno le proposte relative alle macroaree di interesse – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro – I contributi che andranno a confluire nel documento verranno valutati a stretto giro il prossimo 13 dicembre. La raccolta delle proposte sarà poi messa al vaglio del tavolo istituzionale presieduto dal presidente Musumeci e sottoposto alle organizzazioni maggiormente rappresentative a livello regionale per le attività che afferiscono a tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica) e, infine, dopo la presentazione al Forum regionale per lo sviluppo sostenibile per il confronto, si passerà alla stesura definitiva e all’adozione».

Queste le macroaree di riferimento su cui lavoreranno i dipartimenti regionali per elaborare delle proposte: competitività, ricerca, innovazione, digitale; ambiente, risorse naturali, energia e clima; lavoro, istruzione, inclusione e protezione; accessibilità, trasporto e mobilità; qualità urbana e territoriale; efficienza e capacità amministrativa.