Tasse, il Governo Meloni ha deciso: si passa dal 15 al 23% | Sarà obbligatorio per tutti gli italiani

Giorgia Meloni – Fonte Ansa – Sicilianews24

Pesante stangata per tutti i cittadini: la tassazione salirà, in particolare per chi sta pensando di acquistare casa

Il Trattamento di Fine Rapporto è un fondo che il datore di lavoro mette da parte per ogni anno di lavoro di un dipendente, e che viene riconosciuto al dipendente al termine del rapporto di lavoro come un compenso differito. Per richiedere l’anticipo del TFR è necessario aver lavorato almeno otto anni con lo stesso datore di lavoro.

Oltre a questo requisito di anzianità, è richiesta una valida giustificazione che può riguardare l’acquisto della prima casa, spese sanitarie, congedi di formazione o parentali, o interventi di ristrutturazione abitativa. L’anticipo può essere richiesto una sola volta e non può superare il 70% dell’ammontare del TFR maturato.

Una volta soddisfatti i requisiti di anzianità e giustificazione, i lavoratori possono procedere con la richiesta di anticipo sul TFR. È essenziale fornire la documentazione necessaria, come attestazioni notarili per l’acquisto della casa o certificazioni sanitarie per le spese mediche.

Rispettando le procedure stabilite, i lavoratori possono ottenere il beneficio dell’anticipo sul TFR secondo quanto previsto dalla legge.

Quanto tempo serve per ottenerlo?

In virtù della richiesta di un anticipo attraverso la procedura designata, la sua erogazione non avviene istantaneamente, bensì comporta un’attesa che può arrivare anche a diversi mesi, o addirittura anche oltre i quattro anni.

Il procedimento non si risolve tempestivamente e non può essere considerato come un diritto automatico garantito dal datore di lavoro. Infatti, in base alle disposizioni di legge, il datore di lavoro è vincolato a soddisfare annualmente almeno il 10% delle istanze presentate dagli aventi diritto, pari al 4% del totale dei dipendenti nell’organico aziendale.

Tasse – Fonte Depositphotos – Sicilianews24

Tassazione fino al 23%

La tassazione del TFR dipende dalle scelte dal lavoratore. Se il TFR viene mantenuto in azienda, l’aliquota varia dal 17% al 23%, con l’aliquota più alta applicata alle imprese con più di 50 dipendenti. Al contrario, se il TFR è investito in un fondo pensione, la tassazione è compresa tra il 9% e il 15%, offrendo un vantaggio fiscale significativo.

Per chi richiede un anticipo del TFR, la situazione diventa più complessa. La tassazione può arrivare fino al 23% se l’anticipo è utilizzato per l’acquisto di una casa, mentre scende al 15% per spese mediche o motivi personali. Inoltre, gli anni di servizio maturati al momento della richiesta dell’anticipo influenzano l’aliquota applicata. È cruciale per i lavoratori valutare attentamente queste opzioni e consultare esperti per una gestione ottimale del TFR.