Taser alla polizia municipale: la richiesta della Lega e il no di Sinistra comune

Il consigliere comunale Igor Gelarda (Lega-Prima l’Italia) ha chiesto che il taser sia dato in dotazione anche agli agenti di polizia municipale, dopo che il dispositivo dal 14 marzo scorso è in dotazione a polizia, carabinieri e guardia di finanza.

“In questi primi giorni di sperimentazione più massiccia il taser ha dimostrato, semmai ve ne fossero stati dubbi, di essere uno strumento validissimo per mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica – afferma Gelarda -. Nella tutela tanto dei cittadini quanto degli operatori delle forze dell’Ordine. Le norme nazionali prevedono che anche la polizia municipale possa essere dotata adesso di pistola elettrica, cosa che è già avvenuto in altre 14 città italiane. Uno strumento che ha doppia valenza sia come deterrente che per mantenere l’ordine pubblico in determinati casi in cui la sicurezza dell’agente è messo a rischio”.

Il taser è uno strumento di tortura, non siamo noi a dirlo – affermano i consiglieri comunali di Sinistra Comune in risposta alla nota del consigliere  Gelarda.
“Lo  asserisce l’Onu per via del dolore estremo che provoca; inoltre il taser  mette a repentaglio la vita di chi  ne viene colpito: può causare aritmie ventricolari, arresto cardiaco e morte. Sono almeno un migliaio secondo la Reuters le morti determinate dal loro utilizzo. Per questo siamo contrari alla possibilità che la Polizia municipale di Palermo adotti questi dispositivi.
“Il tema è già stato affrontato in Consiglio comunale – concludono i consiglieri comunali di SC –  ribadiamo  che Palermo non ha bisogno di dotarsi di pistole elettriche, considerate in Italia armi a tutti gli effetti. Adoperare dispositivi che emettono forti e dolorosi impulsi elettrici sarebbe una grave violazione dei diritti fondamentali della persona. “