Tarsu, le sentenze: “non si paga per i garage”

Le sentenze della Commissione Tributaria Regionale sull’inapplicabilità della Tassa sui rifiuti nei garage, nelle cantine e nei solai, potrebbe creare non pochi problemi economici ai comuni.

di redazione

Le sentenze della Commissione Tributaria Regionale sull’inapplicabilità della Tassa sui rifiuti nei garage, nelle cantine e nei solai, potrebbe creare non pochi problemi economici ai comuni, che fino ad alcuni mesi fa, avevano avviato una lotta spietata contro chi non aveva mai pagato l’imposta su questo tipo di locali. Adesso tutto è stato messo in discussione. Anzi le sentenze sembrano proprio parlare chiaro. L’avvocato Floriana Pisani dell’ufficio Legale regionale del Codacons Sicilia, spiega che le sentenze evidenziano come ‘il garage di uso privato è un luogo adibito al ricovero di uno o più veicoli e quand’anche la persona vi si trattenga per tempi non brevi, non è plausibile ipotizzare che ne derivino rifiuti. Inoltre il contribuente stesso non ha l’onere della prova di dimostrare che il garage non produce rifiuti, ma il fatto stesso che il Comune classifichi quel determinato immobile come garage, lo esonera da qualsiasi richiesta di fornire la dimostrazione che non si tratta di un locale idoneo a produrre spazzatura’. ‘ In particolare, è stato affermato che ‘essendo ipotizzabile una presenza umana sporadica durante la giornata e che si protrae per pochissimo tempo (quello materiale di scendere dall’automezzo ricoverato, di chiudere la portiera e di serrare la porta di accesso, operazione quest’ultima che si effettua da fuori il locale), anche a volerlo, l’uomo non avrebbe neppure il tempo o l’opportunità di produrre rifiuti’. Viene confermato quindi dalla commissione tributaria regionale che i locali accessori alle abitazioni come i ‘garage’, cantine e solai, utilizzati solo saltuariamente, non sono ricompresi tra le superfici assoggettate alla tassa sui rifiuti solidi urbani. Adesso bisognerà vedere se i comuni si adegueranno, e come, eventualmente, i contribuenti potranno fare ricorso per riottenere quanto versato in precedenza. Non è ancora chiaro infatti se le sentenze sono retroattive, cioè valide per gli anni passati. Al massimo si potrebbe ottenere di non pagare più, da oggi, la tassa sui rifiuti.