TARI come il Canone Rai: lo trovi già in bolletta | I furbetti non possono più evadere così

La Tari sarà nel canone Rai: la novità che fa paura ai più furbetti. Non hanno più scampo

La Tari è un tributo che si versa al Comune di riferimento per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sul territorio. Questa tassa non dev’essere versata solo dai legittimi proprietari degli immobili e delle aree scoperte che forniscono rifiuti assimilati o urbani, ma anche dagli affittuari che hanno un contratto di durata uguale o superiore a 6 mesi. Ne sono escluse, invece, le aree condominiali comuni e le aree scoperte accessorie alle abitazioni come i balconi, i giardini o i posti auto scoperti.

Per quanto riguarda l’importo, la Tari si compone da una parte fissa e da una parte variabile. La prima si determina in base alle corrispondenze del costo del servizio, mentre la seconda finanzia i costi variabili come il trasporto dei rifiuti, la raccolta, lo smaltimento ed il riciclo. Oggi, però, abbiamo una brutta notizia per chi cerca sempre un modo di aggirare questo dovere contributivo per cercare di risparmiare qualcosa: laTari, infatti, entra in bolletta e così frega tutti i furbetti.

La bolletta è ancora più “pesante”: ci entrerà anche la Tari

C’è una città italiana che sta pensando di includere la tassa dei rifiuti, la cosiddetta Tari, nella bolletta dell’Enel, così come già accade con il Canone Rai. Nonostante si sappia che questa tassa è obbligatoria e, tranne i casi in cui si gode di un’esenzione ufficiale, non si può aggirare questo obbligo contributivo, c’è sempre qualcuno che trova il modo di non versarla e, soprattutto, di non essere mai beccato dal Fisco.

Questa città si trova nel sud Italia e la proposta, lanciata dal Consiglio Comunale, è già arrivata a Roma. A tal proposito, il Consigliere Nicola Di Donna ha già espresso un parere positivo: a suo dire, infatti, è l’unico modo per combattere l’evasione.

Qual è la città che ha avanzato questa proposta

La città che ha proposto di includere la Tari nella bolletta dell’Enel è Brindisi, che ha lanciato questa idea proprio per provare ad aggirare tutti i modi con cui i furbetti cercano di non versarla. Chissà che questa novità venga approvata e venga poi presa a modello anche da altre città italiane: se funzionasse, sarebbe una rivoluzione!