Tarda Primavera, il capolavoro di Ozu al De Seta
Giovedì 6 aprile alle 20.30, SudTitles propone al Cinema De Seta “Tarda Primavera”, uno dei capolavori del regista giapponese Yasujiro Ozu.
Prosegue al cinema De Seta, giovedi 6 aprile alle 20.30, ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, il programma di ESCO d’inverno, la rassegna cinematografica organizzata dall’associazione culturale SudTitles. Dopo il grande successo dell’ “Ottobre di Ozu” programmato nel 2015, la rassegna propone uno dei più bei film del grande regista giapponese Yasujiro Ozu, “Tarda primavera”. Un racconto di rara e gioiosa leggerezza che mette al centro il tema della famiglia, della sua disgregazione e ricomposizione in una società come quella post bellica giapponese, scissa tra gli eccessi della tradizione e i rischi del progresso determinato dall’influenza americana.
Ozu racconta – con la delicatezza che caratterizza le sue regie – la storia di un amore commovente tra padre e figlia e l’inevitabilità dello scorrere del tempo. Da non perdere. Ingresso 5 euro
Come di consueto, il film sarà preceduto da un cortometraggio selezionato dalle scorse edizioni del Festival dei Popoli di Firenze. Giovedì è la volta di Onder Ons del regista olandese Guido Hendrikx
che affronta un argomento oscuro e disturbante come quello della pedofilia. Ingresso libero
Tarda primavera di Yasujiro Ozu / Giappone 1949 / 108′ / v.o. sott.it. Distribuzione Tucker Film
Sinossi – Noriko è una giovane donna alla soglia dei trent’anni, non ha ancora preso marito e vive con l’anziano padre vedovo Shukichi. La sua scelta di rimanergli accanto comincia a preoccupare l’anziano padre che vorrebbe vedere Noriko sposata e felice. Sarà solo grazie a un astuto espediente che Shukichi riuscirà a convincere Noriko a aprirsi all’amore e alla primavera ormai in fiore.
Onder Ons di Guido Hendrikx / Paesi Bassi 2015 / 24′ / v.o. sott.it.
Sinossi – Il racconto è affidato alle voci di tre “malati responsabili” che con lucidità espongono all’evidenza della parola i loro tormenti ma anche le loro emozioni indicibili. Il contrappunto visivo è un flusso d’immagini che prende il ritmo delle voci che accompagna e che assume contorni più nitidi o al contrario, sfuma in vaghe visioni di nebbia a seconda che a prevalere sia l’idea razionale o quella emotiva.