La pre-apertura del Taormina FilmFest è prevista per il 5 luglio al Monte di Pietà a Messina con l’anteprima italiana del film Peggio per me di Riccardo Camilli. Al programma si aggiunge la prima assoluta del film di Aurelio Grimaldi La Divina Dolzèldia e l’anteprima italiana del documentario La battaglia di Capo Bon di Ruber Monterosso e Federico Savonitto
La 63° edizione di Taormina FilmFest conferma il suo legame con Messina, dove il festival è nato nel 1955, con una serata di preapertura il 5 luglio, alle ore 21.00, al Monte di Pietà, con la proiezione in anteprima italiana del film Peggio per me di Riccardo Camilli, con Riccardo Camilli, Claudio Camilli, Tania Angelosanto, presenti alla serata, condotta per l’occasione dal giornalista Massimiliano Cavaleri. Peggio per me è una favola moderna, dei giorni nostri, che in qualche modo abbraccia anche gli anni 80. Un film esistenziale, un pizzico surreale, realizzato grazie anche a un crowdfunding. La serata è organizzata da Taormina Arte e dalla Citta Metropolitana di Messina.
Al già ricco programma, presentato in conferenza stampa giorni fa, si aggiunge una prima assoluta La Divina Dolzèldia di Aurelio Grimaldi e un’altra anteprima italiana il documentario La battaglia di Capo Bon di Ruber Monterosso e Federico Savonitto. Il film di Aurelio Grimaldi ha un cast eccezionale, che vede nel ruolo della protagonista Guja Aielo e, inoltre, grandi attori siciliani come: Francesca Ferro, Mario Opinato, Maria Chiara Pappalardo, Nellina Laganà, Fabio Costanzo, Loredana Marino, Claudio Musumeci, Jacopo Cavallaro, Giovanni Alfieri, Gabriele Vitale, Claudio Caruso, Maria Chiara Signorello. Con la partecipazione straordinaria e amichevole di Tuccio Musumeci, Simona Izzo, Pippo Pattavina, Lucia Sardo.
Il noto regista italiano di Ragazzi fuori e La ribelle, in questo suo ultimo film, racconta ventiquattro ore di vita, da sabato mattina al giorno dopo, di Dolzèdia, stagionata prostituta di lunghissimo corso, che ancora riceve ‘clienti’ nella sua casa al centro di Catania, affittando la sua stanza a più giovani colleghe ma anche esercitando ancora il favoloso ‘gnicche gnacche’, gioco erotico ‘segreto’, che i clienti non possono svelare pena una maledizione infernale sulla loro testa; ma che ancora molti clienti ansiosamente richiedono.
Il documentario La battaglia di Capo Bon di Ruber Monterosso e Federico Savonitto ci parla dello scontro navale che si compì al largo di capo Bon in Tunisia la notte fra il 12 e 13 dicembre del 1941 tra una formazione di due incrociatori leggeri italiani scortati dalla torpediniera Cigno e una flottiglia di cacciatorpediniere britannici.
Il gruppo di lavoro del festival è composto da Ninni Panzera (coordinatore), Sino Caracappa ePaolo Signorelli, questi ultimi in rappresentanza dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici).
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