Un Don Bosco Ranchibile, gremito di persone di tutte le età, ha salutato l’annuale iniziativa in ricordo di Livia Morello figlia del noto e stimato giornalista Angelo. Un momento di spettacolo e condivisione. Presenti anche la moglie Roberta ed il figlio Guido che lo seguono da anni nell’impegno sociale in memoria della figlia prematuramente scomparsa.
Cuore della serata Sasà Salvaggio, Lello Analfino, i Tre Terzi, Ivan Fiore e Alessandro Amato per il battesimo di Livia onlus (www.liviamorello.it) che nasce come punto di riferimento per i bisogni dei bambini, degli adolescenti, dei senza nulla, e di tutte le associazioni impegnate in questi settori. «Le iniziative individuali hanno dei limiti, – spiega Morello – fare rete invece consente di unire le forze e di raggiungere obiettivi migliori».
La regia di Massimo D’Anna ha previsto come tema il cuore. «Se non funziona tante cose non si possono fare per questo sosteniamo il “Movimento per la Salute dei Giovani” che conduce una battaglia di diritto chiedendo un centro di eccellenza per gli 8000 cardiopatici siciliani e nei giorni scorsi ha consegnato una petizione con 3000 firme all’assessore regionale alla Sanità Borsellino, nella speranza che venga accolta la disponibilità dell’Ismett a diventare centro di riferimento».
Mentre in tema di prevenzione l’associazione Vivi Sano punta su un progetto ambizioso a Palermo, per la realizzazione di un “Parco della Salute”, che i promotori vogliono intitolare a Livia, che avrà come principale obiettivo la diffusione di corretti stili di vita ai giovani. Per sottolineare enfaticamente il tema Aurora Falcone, ha prestato la voce per una lettera-confessione di una giovane cardiopatica.
«E’ stato il momento più toccante della serata, il momento in cui in tanti hanno compreso quanto sia difficile la vita per una persona affetta da questa malattia» ha affermato Angelo Morello ringraziando anche tutti coloro che hanno reso possibile lo spettacolo di solidarietà.
«E mentre chi è nella stanza dei “bottoni” -ha aggiunto polemicamente – prova a ricondurre la problematica ad una mera distribuzione di poltrone, il Movimento per la salute dei giovani, coordinato da Fabrizio Artale, combatte la sua battaglia per affermare il diritto degli 8000 cardiopatici congeniti ad avere a Palermo un centro di riferimento per la diagnosi e le cure. Livia onlus è al suo fianco».
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