Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Guerra Russia- Ucraina, giorno 13. La guerra a cui dedico interamente oggi la mia umile rubrichetta è la guerra di ogni giorno delle donne non solo nella martoriata #Ucraina, ma in ogni angolo della Terra. Contro pregiudizi ancora infiniti, violenza fisica e mentale, prepotenza quotidiana di uomini che continuano a considerarsi loro padroni. Vuole essere un memento, ma anche un piccolo omaggio del #Tanomattinale alle donne di tutto il mondo, uguale a quello che il suo autore, Gaetano me medesimo, cerca di fare ogni giorno della sua vita alle donne che lo circondano.Intanto e soprattutto è 8 marzo insieme alle donne ucraine. Condivido profondamente in ogni parola e riporto integralmente il meraviglioso messaggio della pagina L’Ora edizione straordinaria, scritto a nome di tutti noi giornalisti della comunità dell’ex glorioso quotidiano palermitano dalla mia carissima collega e amica di sempre Claudia Mirto, grande giornalista e grande donna: “Onore a questa donna, a tutte le donne ucraine, a ogni persona nel mondo costretta alla violenza delle armi. Onore alla donna, alla madre, alla figlia. Onore alle nostre sorelle in fuga e in guerra. I vostri sguardi, i silenzi, le parole, i gesti, sono le nostre emozioni. RABBIA, LACRIME E FORZA. Quella forza di esistere e resistere perché la vita continui.
Perché l’Europa unita contro ogni dittatura e sterminio ricordi il sangue versato pochi decenni fa. Le vostre città, case, scuole, teatri, musei, giardini, ospedali, aziende, fabbriche e negozi devastati creano voragini nella coscienza di noi tutti. Un solco di dolore che sentiamo di condividere nel cuore e con le braccia che sanno e sapranno accogliervi. Con amore. Resistere non è un dovere, è il diritto primario dell’uomo per godere della sua vita in libertà. E noi siamo con voi”.
La foto a cui si riferisce Claudia è quella di una donna ucraina vestita di rosso come il sangue versato a fiumi in quel Paese vittima di una invasione mostruosa. La pubblico qui oggi insieme a tante altre dall’Ansa, come memento di un dramma che mai avremmo immaginato di vivere dopo e insieme a quello della pandemia. Combattono le donne ucraine, per difendere la loro vita, il loro Paese, le loro famiglie. Per sopravvivere alla ignobile guerra di Putin. Lo hanno scritto in questo twitt pubblicato insieme a una foto che dice tutto: “Donne dell’#Ucraina che si rivolgono agli invasori: ci uniamo agli uomini e all’esercito ucraino.
Abbiamo già portato in salvo i nostri bambini. Distruggeremo il nemico su ogni centimetro di terra ucraina.#FreeUcraina#UcrainaUnderAttaсk#UcrainaRussianWar#NoWarInUkraine“. Un po’ di dati aggiornati sui reati contro le donne, voi che mi leggete sapete quanto il mio mattinale sia sempre stato molto attento a questo tema. Un’analisi realizzata in occasione della Festa della donna dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale, resa nota dal Dipartimento della Pubblica sicurezza, ci fa sapere che gli gli omicidi volontari di donne nel 2021 sono stati 119, con una flessione del 16% rispetto al 2018, quando erano stati 141, ma una tendenza in crescita rispetto al 2020 (117) e 2019 (109). Rispetto al 2018, i dati dello scorso anno indicano invece un aumento dei reati di stalking (+18%), maltrattamenti contro familiari e conviventi (+30%) e violenza sessuale (2%). Quindi un calo dei femminicidi, ma un aumento dei cosiddetti reati-spia: stalking, maltrattamenti e violenze sessuali.Altro dato significativo e inquietante.
Dal 9 agosto 2019 – data di entrata in vigore della legge n. 69 denominata “Codice rosso” – al 31 dicembre 2021 si è registrato un aumento dei delitti connessi al fenomeno dei cosiddetti “matrimoni forzati”. L’85% delle vittime è di genere femminile, un terzo sono minorenni e prevalentemente di origini straniere. Si evince dal report realizzato dal Servizio analisi criminale della direzione centrale Polizia Criminale, ufficio a composizione interforze che anche ha approfondito l’analisi su vittime e autori. Il report mette in evidenza come il numero dei delitti presenti nella banca dati delle Forze di polizia, attestatosi a 20 eventi nel 2021, sia andato aumentando progressivamente nei periodi analizzati, con una maggiore concentrazione nelle regioni settentrionali, mentre al centro-sud si registrano valori bassi o nulli, ad eccezione della Sicilia. Vittime principali sono ragazze costrette ad abbandonare la scuola, che non denunciano per paura anche per mancanza di informazioni sui soggetti cui rivolgersi o perché lo stato di controllo in cui vivono impedisce loro di poterlo fare. I presunti autori noti sono per il 71% di genere maschile e, prevalentemente, di nazionalità straniera.D’altronde la cronaca ci continua a proporre storiacce vomitevoli sulla violenza di genere. Un 37enne di Valverde, provincia di Catania, è stato arrestato arrestato da carabinieri per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e rapina. Avrebbe picchiato e costretta ad avere rapporti contro la sua volontà la convivente, una volta armato con un grosso coltello da cucina l’avrebbe anche minacciata di “scannarla come un maiale”.
La donna è stata aggredita anche alla presenza di suo figlio, minorenne, nato da una precedente relazione. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte dell’uomo che avrebbe sottoposto la convivente 42enne ad ogni tipo di vessazione nel corso della loro relazione sentimentale, durata circa 11 anni e sono state avviate dopo che madre e figlio sono riusciti a fuggire a una nuova, violenta aggressione dell’uomo che aveva colpito la convivente a colpi di cellulare in testa e continuato a picchiarla con calci e schiaffi. La vittima è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro le è stato diagnosticato un “trauma contusivo mano destra e trauma cranico minore con corpo contundente con tre piccole ferite lacero contuse che vengono suturate” giudicato guaribile in dieci giorni. Storia schifosa, ne dovremo raccontare purtroppo ancora tante prima che cambi qualcosa. Chiudo con una bella iniziativa, che stiamo vedendo in Tv. In occasione della Giornata Internazionale della Donna la Rai ha deciso di impiegare il segno dell’uguale per mettere in evidenza la necessità di favorire la parità di genere. “Abbiamo scelto un simbolo matematico – ha spiegato la Presidente della Rai Marinella Soldi – per indicare un traguardo da raggiungere al più presto: una società in cui il peso delle donne e degli uomini sia uguale. Una società dunque più equilibrata, che valorizzi le differenze e premi il merito. Conviene a tutti, uomini e donne – prosegue Marinella Soldi – e solo agendo insieme, quotidianamente, ci si può arrivare in tempi più brevi.
L’Italia ne ha fatto una sfida prioritaria e la Rai, Servizio pubblico rilevante, inclusivo, credibile e sostenibile, ha la forza e i mezzi per attivare il cambiamento”.Per oggi è tutto, care amiche e cari amici. Dell’orrido Putin che alterne promesse di corridoi umanitari mentre continua a bombardare e uccidere innocenti, che dice di volete trattare e minaccia tutti creando una lunga lista di Paesi ostili tra cui l’Italia, di queste e altre orrende cose riparlerò da domani e credo, purtroppo, ancora a lungo.Buona giornata delle donne, oggi e ogni giornoAh, le donne straordinarie in corsia, che continuano in tutto il mondo a prodigarsi per salvare le vite nella guerra contro la pandemia non le dimentico certo.
L’ultima foto è un omaggio a tutte loro.
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