#Tanomattinale: quella pietosa croce di legno sulla spiaggia di Torre del Greco, Coviddi: il rifiuto delle cure da no vax e negazionisti, il focolaio sulla nave da crociera, l’accordo per le mascherine a prezzo calmierato, oggi la data del voto per il Quirinale e il via ufficiale al “mercato delle vacche”
Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Sono costretto anche oggi ad aprire con una storia tristissima, più che mai rappresentata da quella croce artigianale in legno che vedete nella prima foto, che mani pietose hanno piantato sulla spiaggia in località La Scala di Torre del Greco, la città del Napoletano famosa per i coralli. La donna di 42 anni che nella serata di domenica era stata salvata dalle acque ha confessato: era convinta che il figlioletto di due anni fosse autistico e per questo lo ha ucciso gettandolo nel mare di Torre del Greco. Ai soccorritori aveva raccontato di essere stata rapinata e buttata in mare con il bambino, ma dopo ore di interrogatorio, affiancata da un avvocato d’ufficio, ha confessato alla pm Andreana Ambrosino della procura di Torre Annunziata: “Sono stata io ad ucciderlo, sono stata io a gettarlo in mare, era malato”. E’ stata fermata per omicidio volontario. Da circa tre mesi la donna era entrata in depressione, viveva nel terrore che il figlio fosse affetto da un ritardo mentale, alcuni comportamenti l’avevano addirittura convinta che potesse essere autistico. E ieri mattina uno psichiatra avrebbe dovuto visitare il bambino che a quanto pare aveva problemi a parlare. E’ stata probabilmente questa ossessione la causa determinante di un gesto apparentemente inspiegabile: l’annegamento del proprio figlio di 2 anni. L’avvocato Tommaso Ciro Civitella, che l’ha assistita nel corso dell’interrogatorio, ha raccontato all’Adnkronos di una donna in stato di forte choc: “Ciò che si spera è che la raccolta degli elementi da parte della Procura possa portare luce in questo tunnel che rappresenta un dramma umano”. Secondo l’avvocato “è da escludersi l’ipotesi suicidaria, così come qualunque volontà e premeditazione. Ciò che è accaduto non era nella volontà della donna”. Una tragedia immensa, che distrugge un’altra famiglia. E soprattutto una di quelle storie che possono accadere, anzi accadono anche vicino a noi e che mai dobbiamo sottovalutare.
E ora il capitolo Coviddi, che apro con la testimonianza drammaticamente illuminante, che conferma quanto già sapevamo ma ce lo racconta dal vivo, del presidente della Società italiana di anestesia analgesia rianimazione terapia intensiva (Siaarti) Antonino Giarratano, direttore del dipartimento Emergenza e urgenza del Policlinico universitario di Palermo. Le sue parole dall’ANSA: “Rispetto a un anno fa è cambiato il tipo di paziente ricoverato nelle terapie intensive: 7 su 10 sono non vaccinati, di questi la metà sono anche negazionisti, quindi non negano solo vaccino ma l’esistenza stessa del Covid e l’utilità delle cure. Vi arrivano in condizioni gravissime, dopo settimane senza cure o con pseudo cure. E spesso, una volta ricoverati, rifiutano procedure salvavita. Di conseguenza, la sopravvivenza di pazienti Covid che arrivano in terapia intensiva sta diminuendo rispetto a mesi fa”. E ancora: “Non era mai capitato prima di ricoverare in terapia intensiva soggetti che, sapendo che stavano andando in arresto cardiaco, rifiutassero ventilazione meccanica, emodialisi o circolazione extracorporea. Ora, in alcuni casi, rifiutano persino la flebo con gli zuccheri o l’ossigeno per via nasale, perché ‘non sanno cosa ci sia dentro’”.Un anno fa le cure non erano sufficienti e bisognava capire come farle bastare per tutti. Ora è il contrario, sottolinea Giarratano: “Abbiamo le intensive piene di persone che non vogliono esser curate”. L’altro aspetto è “un popolazione sanitaria bombardata da minacce di azioni legali, che non ce la fa più. Perché quando hai pochi minuti per intubare o ventilare un paziente, spesso devi scegliere tra sottoporgli il consenso informato o salvargli la vita”. Questo, conclude Giarratano, “è un aspetto totalmente nuovo che va deontologicamente e eticamente ristudiato, serve una rivalutazione normativa”. Conferma la Siaarti in una nota pubblicata sul suo portale: si registrano anche molti “casi di pazienti con quadri clinici severi correlati a Covid-19 che rifiutano il ricovero in Terapia Intensiva o di sottoporsi a trattamenti di supporto vitale giudicati utili e appropriati dai curanti”. E sottolinea: “Per quanto le circostanze possano essere difficili e faticose, al rifiuto ripetuto e ostinato del paziente non deve far seguito il suo ‘abbandono. Deve piuttosto essergli sempre garantito un adeguato livello di cure e, qualora necessario, la loro rimodulazione in chiave palliativa”.
Cose allucinanti e impensabili prima della pandemia. Che continua a mietere contagi dovunque: circa 150 passeggeri della nave da crociera Msc Grandiosa arrivata in porto a Genova proveniente da Marsiglia sono risultati positivi ai tamponi effettuati a bordo prima dello sbarco. I passeggeri, in maggioranza italiani, sono stati isolati nelle proprie cabine in attesa dell’intervento di sanità marittima (Usmaf), società armatrice, Capitaneria di porto e Protezione civile regionale. E’ stato avviato l’iter per il rientro a domicilio dei passeggeri italiani risultati positivi, che avverrà su mezzi protetti a carico della società armatrice. Gli stranieri verranno collocati in una Rsa a Genova e se i posti non bastassero verranno accolti in un’altra Rsa in Piemonte. La nave da crociera non potrà lasciare Genova prima di una completa sanificazione.
L’ultima notizia sul fronte Coviddi riguarda il buon accordo che la Struttura Commissariale guidata dal generale bravo Figliuolo e le Associazioni di categoria hanno raggiunto per la vendita in farmacia di mascherine FFP2 al prezzo calmierato di 75 centesimi di euro l’una. L’accordo sarà siglato a breve, e le adesioni saranno sottoscritte attraverso il sistema tessera sanitaria.
Entro stasera sapremo dal presidente della Camera Roberto Fico sapremo finalmente il giorno della prima votazione a Camere riunite per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, presumibilmente il 24 o 25 gennaio. E poi comincerà il tradizionale “mercato delle vacche” perché è evidente che la grande trattativa che porterà al Quirinale il nuovo Capo dello Stato avrà come oggetto un obiettivo e un “pacchetto” più ampio: garantire, anche nell’ipotesi non così sicura dell’elezione del Super Tutto Premier Mario Draghi, il completamento della legislatura al 2023, visto che molti attuali deputati e senatori non saranno certamente rieletti nel prossimo Palamento dimezzato. Per chiarezza, come faccio spesso in questa rubrica, riporto la definizione di “mercato delle vacche” da Treccani.it: “Frequente, nel linguaggio giornalistico e politico l’espressione mercato delle vacche (corrispondente al tedesco Kuhhandel) per indicare patteggiamenti, assegnazioni di cariche e scambî di favori illegittimi o comunque poco corretti tra gruppi o partiti politici diversi: esempio il mercato delle v. dell’assegnazione dei ministeri”. Non devo aggiungere altro.
E’ tutto, buona giornata.