Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.
In uno dei giorni della memoria più importanti ed evocativi della storia, il trentaduesimo anniversario della caduta del muro di Berlino che il 9 novembre 1989 sembrò dovesse cambiare in meglio il mondo contemporaneo, mi sembra inevitabile aprire la mia rubrica con una bruttissima storia di muri e migranti al confine tra Bielorussia e Polonia, che potrebbe diventare molto pericolosa.Di recente Elisabeth Vallet, ricercatrice dell’Università di Montreal e autrice di uno studio molto dettagliato sulla proliferazione dei muri nel mondo, ci ha fatto sapere che ad oggi esisterebbero nel mondo oltre 70 muri e barriere, per un totale di 40mila km, quasi la circonferenza del globo.
E su questi muri, segnale tangibile e drammatico di divisioni e odi costantemente crescenti, pressano masse enormi di popoli che fuggono da fame, guerre e dittature. Come quella che in queste ore spinge al confine fra la Bielorussia e la Polonia, dove la situazione è estremamente confusa e delicata con notizie frammentarie che arrivano dai vari Paesi vicini. Non è ancora chiaro il numero di persone che si stanno ammassando al confine, con stime che oscillano tra le mille e le cinquemila unità. La Lituania sta aumentando il dispiegamento di forze militari alla frontiera con la Bielorussia, il ministro dell’Interno Agne Bilotaite ha chiesto che venga dichiarato lo stato di emergenza e anche il governo lettone ha parlato di situazione “allarmante”.
La polizia polacca, insieme ai militari, ha respinto il gruppo di migranti che ha tentato in queste ore di entrare nel territorio polacco dalla Bielorussia, nella zona a sud dal passaggio della frontiera a Kuznica Bialostocka. “Siamo pronti a difendere la frontiera”, ha affermato su twitter il ministro della difesa Mariausz Blaszczak ricordando che nella zona ci sono 12 mila soldati. I soldati polacchi hanno respinto un primo “attacco” – definizione abbastanza ignobile, a mio avviso – dei migranti, quasi tutti di origine africana e mediorientale, fa sapere la Difesa polacca, aggiungendo che almeno un militare bielorusso era a fianco dei richiedenti asilo che hanno cercato di varcare la barriera di filo spinato costruita al confine dalle autorità di Varsavia.
Le forze armate polacche hanno sparato gas lacrimogeni sui migranti che stanno cercando di aprirsi un varco con vanghe e cesoie nella barriera di filo spinato costruita da Varsavia alla frontiera con la Bielorussia, riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, secondo la quale la barriera avrebbe già ceduto in più punti. Insomma, i polacchi accusano il Governo bielorusso di Minsk di spingere i migranti: la situazione è complessa e c’è il rischio dell’incidente di frontiera tra truppe dei vari Paesi confinanti, mentre l’Unione Europea prende dura posizione con la presidente Ursula Von der Leyen: “La Bielorussia deve smettere di mettere a rischio la vita delle persone. La strumentalizzazione dei migranti a fini politici da parte della Bielorussia è inaccettabile.
Le autorità bielorusse devono capire che fare pressioni in questo modo sull’Unione europea attraverso una cinica strumentalizzazione dei migranti non le aiuterà a raggiungere i loro scopi” Cronaca nera dalla Sicilia.
Un uomo è stato arrestato dai carabinieri perché reo di aver strangolato il 3 gennaio scorso il compagno di cella, mentre la vittima dormiva, nel carcere di Caltagirone, dove era detenuto. Le indagini, rafforzate da inequivocabili accertamenti medico-legali, hanno permesso di fare luce sulle cause del decesso del detenuto, inizialmente considerata morte naturale. L’uomo era già agli arresti domiciliari, indiziato dell’omicidio del compagno di cella. In passato era stato condannato per omicidio e tentato omicidio.
E adesso le importanti motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione sul processo “Borsellino quater”. Scrivono i giudici della Quinta sezione penale: “La strage di via d’Amelio (la foto che inserisco è del grande Franco Lannino) rappresenta indubbiamente un tragico delitto di mafia, dovuto a una ben precisa strategia del terrore adottata da Cosa Nostra” anche se non mancano “zone d’ombra”. La Corte, lo scorso 5 ottobre, ha confermato le condanne all’ergastolo per i boss palermitani Salvatore Madonia e Vittorio Tutino, oltre a condannare per calunnia falsi collaboratori di giustizia. Per i giudici, non ci sono “nuovi scenari”, nonostante gli “abnormi inquinamenti delle prove”. Per la Suprema Corte (fonte Rainews), i magistrati di merito hanno ritenuto in maniera condivisibile che “i dati probatori relativi alle ‘zone d’ombra’ possano al più condurre a ipotizzare la presenza di altri soggetti o di gruppi di potere (co)-interessati all’eliminazione di Paolo Borsellino, ma ciò non esclude il riconoscimento della ‘paternità mafiosa’ dell’attentato di Via D’Amelio e della sua riconducibilità alla ‘strategia stragista’ deliberata da Cosa Nostra, prima di tutto come ‘risposta’ all’esito del maxi processo”. Ciò “non fa certo venir meno la complessità finalistica di quella strategia, proiettata in una triplice dimensione: una finalità di vendetta contro il nemico storico di Cosa Nostra rimasto in vita dopo la strage di Capaci”, una “finalità preventiva, volta a scongiurare il rischio che Paolo Borsellino potesse raggiungere i vertici delle nuove articolazioni giudiziarie promosse da Giovanni Falcone”; e una “finalità, infine, schiettamente destabilizzatrice” volta a “mettere in ginocchio lo Stato” ma “sempre nella prospettiva di Cosa Nostra”.
Ultima notizia ancora di cronaca nera, una gran porcheria. Omar Confalonieri, agente immobiliare 48enne residente nell’hinterland milanese, con studio in via Montenapoleone a Milano, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale per aver narcotizzato – stordendoli in un bar vicino alla loro abitazione sciogliendo, con uno stratagemma, benzodiazepine nel loro aperitivo – una giovane coppia e aver abusato della donna durante un appuntamento per la compravendita di un box. I reati contestati sono violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali. L’uomo avrebbe agito in presenza della figlia dei due, di pochi mesi. Le violenze commesse ai primi di ottobre sono state anche riprese dalle telecamere a circuito chiuso collocate nell’appartamento della famiglia. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Stefania Pepe. Oltre alla coppia, che sarebbe rimasta in sua balia per circa otto ore, altre due vittime si sarebbero già fatte avanti per denunciare l’agente immobiliare, già condannato nel 2008 per violenza sessuale dal Tribunale di Monza e poi riabilitato.
Per oggi niente Coviddi, il bombardamento mediatico è imponente e quasi ossessivo, io evito. Ma voglio chiudere con una domanda che, con molte speranze rinvigorite da certi ragionamenti che ho letto e sentito nelle ultime ore: ma è proprio sicuro che il presidente Sergio Mattarella sia fermo nel rinunciare all’ipotesi di un secondo mandato magari a tempo, da chiudere con l’elezione del nuovo Parlamento dimezzato nel 2023 che a sua volta potrebbe eleggere un nuovo presidente ? Chissà, mi piacerebbe assai.
Buona giornata
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