Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Paura, speranza, gioia: il mio mattinale di oggi racconta questi tre sentimenti e lo fa attraverso immagini dal web che parlano da sole. Le prime due arrivano dal Cremlino, dove ieri il presidente francese e di turno dell’Unione Europea Emanuel Macron ha “torturato” – il termine scherzoso è stato usato dal padrone di casa – per cinque ore il suo pari grado russo Vladimiro Putin cercando di strappargli qualche buona parola sulla pericolosissima crisi con la vicina Ucraina. Non soltanto, è chiaro a tutti, per fare l’uomo di pace: un eventuale successo diplomatico farebbe conquistare a Macron molti punti nel suo Paese in vista delle prossime elezioni presidenziali che punta a rivincere.Ma torniamo alle foto: la prima, scattata all’inizio del colloquio e davvero straordinaria, vede i due presidenti assittati ai due estremi di quel tavolone bianco, dicono lungo sei metri, per ragioni anti-Covid, ma l’enorme distanza è perfetta metafora ed eccellente rappresentazione classica dell’attuale lontananza siderale tra Stati Uniti ed Europa dal un lato e Russia (con il sostegno della Cina e non è cosa da poco) dall’altra: il mondo è tornato in modo più che inquietante ad essere diviso in blocchi e l’UE sembra di nuovo totalmente asservita agli States, guidati tra l’altro dall’iracondo e sorprendentemente, almeno per me, abbastanza guerrafondaio Biden.
La seconda immagine, quella della conferenza stampa dopo l’incontro a tu per tu con i soli traduttori, vede i due presidenti più vicini, ma le parole dette sono contradditorie e a mio avviso non lasciano spazio a troppe speranze di distensione. Ha detto tra le altre cose Putin, con toni che definire minacciosi è un eufemismo, che farà “di tutto per trovare compromessi adatti a tutti” sulla questione della sicurezza in Europa, ma se l’Ucraina entra nella Nato, “i Paesi europei saranno trascinati in un conflitto con la Russia”. “La Russia è una delle principali potenze nucleari e in alcune componenti di modernità supera addirittura molte altre”, ha sottolineato, “non ci saranno vincitori. Vi troverete coinvolti in questo conflitto contro la vostra volontà'”. Più chiaro di così!.
E ancora le richieste di Putin: “La non espansione della Nato e il suo non dispiegamento dei sistemi di combattimento sulla frontiera russa”. Per il presidente russo “le preoccupazioni centrali di Mosca sono state ignorate nelle risposte degli Stati Uniti e della Nato”.Macron ha illustrato quelli che potrebbero essere le speranze, ma non mi sembra granché, almeno per il momento: “Abbiamo avuto una discussione che ha consentito di formulare una serie di proposte sulle quali credo di poter dire, che ci siano elementi di convergenza fra la Russia e la Francia. Il primo elemento è la necessità di lavorare per evitare qualsiasi escalation che non sarebbe nell’interesse di nessuno, in un periodo in cui i popoli sono messi a dura prova dal contesto sanitario e aspirano alla stabilità”. “I prossimi giorni – ha aggiunto il presidente francese- saranno determinanti e saranno necessarie fitte discussioni, ma abbiamo la volontà di lavorare insieme per garantire un nuovo ordine di stabilità e di sicurezza in Europa”.
La terza immagine viene da Washington, dove si vedono vicinissimi il vecchio zio Joe Biden e l’ospite neo cancelliere tedesco Olaf Scholz, in missione diplomatica dopo essere finora apparso piuttosto timidino sulla vicenda ucraina, ma noi siamo ancora troppo abituati alla gigantessa Angela e invece dovremo scordarcela. Biden e Scholz si sono detti “uniti” e “allineati” sulla crisi ucraina, ribadendo che la Russia pagherà un “alto prezzo” se invaderà il vicino ma lasciando aperta la porta alla soluzione diplomatica: “Il modo migliore per andare avanti per tutte le parti”, ha puntualizzato Biden, dicendosi “pronto a continuare i colloqui in buona fede con la Russia”, ma ha “promesso” che chiuderà il gasdotto Nord Stream 2 se Mosca dovesse muoversi: “noi siamo pronti, tutta la Nato è pronta” a reagire. Scholz, da parte sua, ha detto che sono state “concordate le misure da prendere contro la Russia se sarà necessario. E’ chiaro che ci siamo preparati bene, si tratta di misure ampie, che metteremo in atto insieme agli alleati, anche insieme agli Usa. E potete essere sicuri che non agiremo in modo diverso l’uno dall’altro. Saremo uniti, abbiamo le stesse opinioni, e metteremo in atto gli stessi passi”. In sostanza, la partita a scacchi sulla pelle del mondo continua ed è nella fase più ambigua e incerta, quella dello stallo.
L’immagine della speranza viene da Losanna, con le parole i Miche Roccati: “Vedere le mie gambe muoversi è stato emozionante. Ora sono in grado di salire e scendere le scale e punto, entro primavera, di riuscire a camminare per un chilometro”. Roccati, trentenne italiano, dopo un grave incidente in moto quattro anni fa era rimasto paralizzato. Poi nel 2020 grazie alla nuova, straordinaria nuova tecnologia che gli è stata impiantata nella città svizzera, controllata da intelligenza artificiale, è tornato in piedi. In pratica un elettrodo stimola con impulsi elettrici il midollo danneggiato: Michel adesso riesce a camminare per quasi un chilometro, può restare in piedi per due ore, e insieme ad altri 2 pazienti è diventato protagonista di un formidabile test scientifico. Fra loro c’è chi è tornato persino a nuotare di nuovo. Secondo i risultati di uno studio pubblicato su ‘Nature Medicine’, questa tecnologia è in grado di ripristinare il movimento in poche ore. Gli impianti aono stati realizzati al Politecnico di Losanna, stimolano l’area del midollo spinale che attiva i muscoli del busto e delle gambe e consentono ai pazienti con paralisi completa di camminare. Gregoire Courtine, dell’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia, che ha co-diretto lo studio, ha annunciato che nuove ricerche su questa tecnologia potrebbero portarne all’utilizzo per il morbo di Parkinson e dovrebbero essere pubblicate presto. I tre pazienti ‘pionieri’, di età compresa tra i 29 e i 41 anni, hanno svolto un programma di allenamento basato sulla stimolazione e hanno potuto recuperare massa muscolare, muoversi in modo più autonomo e partecipare ad attività sociali come bere un drink in piedi al bar. Gli scienziati affermano che, mentre i progressi ottenibili in un solo giorno sono sorprendenti, i guadagni dopo diversi mesi lo sono ancora di più. Una notizia molto importante e che dà effettivamente grandi speranze.
Chiudo con le buone notizie e le belle immagini azzurre dalle Olimpiadi invernali di Pechino. Arianna Fontana ha vinto la medaglia d’oro nei 500 metri donne dello short track, conquistando la decima medaglia olimpica di una straordinaria carriera ed eguagliando il bottino di Stefania Belmondo. La Fontana ha trionfato con il tempo di 42”488 davanti all’olandese Suzanne Schulting e alla canadese Kim Boutin. “Quando ho tagliato il traguardo c’è stato un urlo di sfogo e liberazione per tutto quello che io, il mio allenatore, e la mia famiglia abbiamo passato in questi anni, la medaglia è per loro. L’oro è frutto di tanto sudore, tanto lavoro e tante lacrime”, ha detto dopo la vittoria. E poi c’è la medaglia d’argento per la bellissima Federica Brignone nel gigante.
“Mi sono emozionata tantissimo, è una giornata incredibile. Sono orgogliosa di quello che ho fatto e contentissima per l’argento, sognavo di portare a casa una medaglia”, ha dichiarato Federica Brignone ai microfoni di Rai Sport dopo la premiazione. E oggi grande attesa per il curling, questo strano sport del lancio di grosse pietre su una pista ghiacciata, almeno ho capito questo. Sono in finale per l’oro, ed è già storica medaglia olimpica,i ragazzi del doppio misto Amos Mosaner e Stefania Costantini, che hanno battuto in semifinale la Svezia 8-1. Oggi in Tv alle 13,05 potremo seguirli nella sfida con la Norvegia per la vittoria più importante (diretta in chiaro su RaiSport ed Eurosport 1; in diretta streaming su Rai Play, Eurosport Player, Sky Go, Now Tv, DAZN, Discovery).Su altre notizie politiche, sulle quali vi hanno già abbondantemente informati, preferisco scrivere quando le cose saranno più chiare.
Buona giornata, è tutto
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