Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.
Mi terrò lontanissimo da quello che è stato l’argomento principale di ieri del tribunale social. Per due ragioni: 1) non vorrei essere muzzicato così ferocemente da farmi male; 2) preferisco, mi sembra non solo giusto ma anche ovvio, leggere un libro o vedere un film per farmi una mia idea, la più completa e magari anche la più sbagliata possibile ma comunque mia, prima di esprimere un giudizio, anche il più duro e terribile.
Ciò detto, apro il mio mattinale come spesso mi è capitato con le straordinarie parole, ancora una volta per me straordinarie, di Papa Francesco. “Meno armi e più cibo, meno ipocrisia, più trasparenza, più vaccini e meno fucili”, ha detto il Papa, al Colosseo in occasione dell’incontro internazionale di pace organizzato da Sant’Egidio.
“E’ la guerra – ha aggiunto con enfasi – a prendersi gioco della vita umana. E la violenza, è il tragico e sempre prolifico commercio delle armi, che si muove spesso nell’ombra, alimentato da fiumi di denaro sotterranei. Voglio ribadire che ‘la guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. Dobbiamo smettere di accettarla con lo sguardo distaccato della cronaca e sforzarci di vederla con gli occhi dei popoli”.
Sante parole, non solo perché pronunciate dal Pontefice. Ottima notizia notturna. E’ stato ritrovato in Romania David, il bambino di 5 anni rapito martedì scorso a Padova dal padre, che con tre complici l’aveva strappato dalle braccia della madre per poi fuggire. In base alle prime informazioni, l’uomo e il figlio sarebbero stati rintracciati dalla polizia romena a bordo di un treno al confine tra Ungheria e Romania . Lo hanno confermato fonti investigative italiane. Il bambino era stato prelevato martedì mattina da un ‘commando’ di quattro uomini. Ieri a Limena (Padova) i militari dell’Arma avevano recuperato il furgone usato per il sequestro.
Altra notizia molto importante. La quarta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza della corte d’appello di Firenze, che il 28 aprile scorso ha condannato a 3 anni Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi per tentata violenze sessuale su Martina Rossi. La giovane studentessa genovese è morta il 3 agosto 2011 precipitando dal sesto piano di un albergo a Palma di Maiorca, dove era in vacanza con le amiche. mentre secondo l’accusa, cercava di fuggire da un tentativo di stupro. La Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi dei due imputati. La sentenza è arrivata dopo quasi due ore di camera di consiglio.”Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia. Ora posso dire a Martina che il suo papà è triste perché lei non c’è più, ma anche soddisfatto perché il nostro paese è riuscito a fare a giustizia”, ha commentato Bruno Rossi, papà di Martina, dopo la sentenza. “Finalmente la verità, anche se quello che ha sofferto Martina non lo cancella nessuno. Non hanno avuto neanche pietà”, è il commento di Franca Murialdo, la mamma della studentessa morta nel 2011.
“Quando ho letto la sentenza di appello bis ho pensato che faceva onore alla verità. Ecco – ha aggiunto- è vero, lo conferma la Cassazione”. La mia idea è che qualche anno in più di galera per i colpevoli sarebbe stato più adeguato.
E mentre la Sicilia da domani torna bianca – non cambierà granché, ma certamente gioverà al lavoro dei ristoratori – cambia e si estende, con l’uso del Green pass, la capienza di cinema, teatri e stadi (e più in generale per gli eventi sportivi), via libera anche alla riapertura delle discoteche. Il Governo ha infatti approvato le nuove misure anti covid per il settore dello spettacolo e della cultura fissando i paletti in zona bianca per le attività che dal prossimo lunedì 11 ottobre riprenderanno totalmente, o solo in parte.
Ci sarà di nuovo la possibilità della presenza del 100 per cento del pubblico per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto; del 75 per cento negli stadi e del 50 per cento nelle discoteche.
E’ sicuramente un’ottima notizia per la cultura, mentre resto perplesso per le discoteche. Per quanto mi riguarda, da vecchio troppo prudente, ancora per un po’ resterò lontano da cinema e teatri fino al trionfale rientro con lo sconto per gli ultra 65enni ! Evviva la vicchiaglia. Passo e chiudo sulla “vasata” metaforica tra il selfi/felpista e il Super Tutto Premier: era scontata, così com’è scontata e più che imminente la prossima incazzatura pubblica di selfi/felpi. Sarà così ancora a lungo.
Buona giornata
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