Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno, alle amiche un pensiero speciale e più affettuoso del solito, anche se siete nel mio cuore ogni giorno.
Se non avessi visto la straordinaria foto che pubblico qui per prima, vi confesso che oggi avrei aperto con l’ennesimo, spettacolare curtigghiu della Casa Reale Inglese, che stavolta ha raggiunto livelli sconcertanti.E invece, almeno per quanto mi riguarda, la scena se la prende ancora una volta il Papa, con un altro dei suoi gesti straordinariamente simbolici.
Nell’ambito del viaggio davvero storico in Iraq che si conclude oggi, durante il quale ha mescolato emozionanti messaggi di pace e dialogo ad abilissime trame diplomatiche, ieri Francesco – ha riferito ai giornalisti il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni – ha voluto incontrare nello stadio “Franso Hariri” a Erbil, Abdullah Kurdi, padre del piccolo Alan, naufragato con il fratello e la madre sulle coste turche nel settembre 2015, mentre con la famiglia tentava di raggiungere l’Europa.
“Il Papa – ha raccontato Bruni – si è intrattenuto a lungo con lui e con l’aiuto dell’interprete ha potuto ascoltare il dolore del padre per la perdita della famiglia ed esprimere la profonda partecipazione sua e del Signore alla sofferenza dell’uomo. Il sig. Abdullah ha manifestato gratitudine al Papa per le parole di vicinanza alla sua tragedia e a quella di tutti quei migranti che cercano comprensione, pace e sicurezza lasciando il proprio paese a rischio della vita” e ha regalato a Francesco un quadro nel quale si vede il figlio privo di vita.
E adesso – scusatemi, ma la mia anima profondamente curtigghiara me li fa trovare irresistibili – i pettegolezzi fra Buckingham Palace e Los Angeles, dove è andata in onda un’altra imbarazzante tappa della storiaccia del distacco per nulla indolore tra la corona e uno dei nipoti. Scrive l’Ansa stamattina, nella corrispondenza da Washington: “Sono stata silenziata”, “non mi hanno difeso dagli attacchi denigratori della stampa”, “mi hanno negato aiuto quando pensavo al suicidio”: sono alcune delle accuse mossa alla casa reale britannica dalla duchessa di Sussex, Meghan, nella prima, attesissima e temutissima intervista col marito Harry dopo aver lasciato Buckingham Palace. Una intervista a tutto campo di due ore nel patio di casa a Los Angeles, concessa alla famosa anchor americana Oprah Winfrey e trasmessa ieri sera in anteprima mondiale dalla Cbs, che l’ha acquistata per almeno 6 milioni di euro e venduta a 68 Paesi”.
E poi ancora tanti altri velenosi particolari che sembra facciano già meditare vendetta da parte dell’entourage della regina Elisabetta. Se volete farvi una cultura su questi argomenti e non l’avete ancora fatto, vi suggerisco di vedere su Netflix la bella e interessantissima serie “The Crown”, che racconta con serietà e buon rigore storico fatti e misfatti del lunghissimo regno dell’attuale Queen.
Sempre in tema di curtigghi, tornando a casa nostra ha fatto notizia, ha suscitato e continua a suscitare chiacchiere e polemiche l’intervista del segretario dimissionario del PD Nicola Zingaretti nel programma “Live-Non è la D’Urso”. Due, a mio avviso, le frasi-chiave del fratello del commissario Montalbano. La prima: “Il Pd non è un partito del leader, ha tante risorse. Io sono qui, non scompaio, combatterò con le mie idee … Ho fatto un atto che rivendico, una scossa per dire alla mia comunità di essere più vicini alla vita degli italiani. La mia non è distanza ma passione, per dire ributtiamoci anima e corpo per dare una mano all’Italia, al Paese che amiamo”. Giusto, caro Nick, ma nei partiti italiani che bene o male sono tutti paludi infernali è meglio fare le lotte all’interno che dimettersi così di botto, rischiando ulteriori sfracelli.E poi la risposta a chi lo ha criticato per avere accettato l’invito: “”Questa è una bella trasmissione popolare che permette ai leader politici di parlare alla gente.
Il populismo si combatte facendo politica in modo popolare, senza la puzza sotto il naso”. Sono tra quelli che trovano nauseabonda trasmissione e conduttrice, ma in linea di principio credo, piaccia o non piaccia, che Zingaretti abbia ragione.
Concludo con il ministro della Speranza, anche se il sempre più preoccupante Covid e le grandi manovre verso la vaccinazione di massa sono sempre la notizia più importante oggi ho voluto anticipare qualche argomento più leggero. Ospite da Lucia Annunziata, lo stoico Roberto, con espressione sempre più sofferta, ha dichiarato che con l’arrivo delle dosi e la mega organizzazione firmata Figliuolo-Curcio “entro l’estate tutti vaccinati”, quelli che lo vorranno. Secondo me si è allargato troppo e forse non avrebbe dovuto farlo, su questo e altri argomenti aspettiamo qualche parola da Super Muto oltre che Super Tutto Presidente del Consiglio.
E se è vero che i Draghi non parlano ma sputano fuoco, i Draghi premier dovrebbero fare un’eccezione. Almeno ogni tanto e con un popolo che soffre. A domani, primo anniversario del lockdown italiano.
#Tanomattinale 8 marzo 2021: Francesco, Abdullah, Alan; Meghan ed Elisabetta; Barbara e Nicola; Speranza Amiche e…
Pubblicato da Gaetano Perricone su Domenica 7 marzo 2021
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