Tanomattinale

#Tanomattinale 8 luglio 2021: fantapolitica o forse no, Haiti, contro la perfida Albione in finale

Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.

Oggi sono in ritardo per varie ragioni, ma non voglio mancare all’appuntamento, in fondo come orario sempre mattinale è.Comincio, ve l’avevo detto ieri, con un po’ di fantapolitica o forse no. Con la dietrologia del vecchio cronista che non sparisce mai, anzi peggiora con l’età avanzata, mi è venuta in mente una strana storia che potrebbe verificarsi – voi direte che non è possibile e avrete certamente ragione, ma io ve la racconto lo stesso– nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

Il 3 agosto comincerà il cosiddetto “semestre bianco”, durante il quale il presidente della Repubblica, in prossimità della fine del suo mandato, non può sciogliere le camere. Resta dunque un limitatissimo periodo di tempo per chi vuole provare a fare cadere il Governo e spingere il presidente Mattarella a prenderne atto e procedere ad un veloce scioglimento. La posta in palio è altissima: un nuovo presidente della Repubblica eletto dalle Camere riunite con una maggioranza diversa da quella attuale, di ben altra caratterizzazione politica. D’altronde i piccioloni del Recovery sono ormai sicuri. Certi segnali e certi minacciosi messaggi di qualcuno in queste ore mi hanno fatto appunto venire in mente uno scenario apparentemente fantapolitico. Eccolo: martedì 13 luglio si vota al Senato il controverso DDL Zan e il selfi-felpista, la fratellona fascio-sovranista, il partito del vecchio B (certi dai sondaggi di una cospicua vittoria elettorale e di ampi numeri nel nuovo Parlamento, con la possibilità di eleggere il “loro” Capo delle Stato, che non è detto che debba essere per forza l’attuale premier Draghi e di fare le “loro” riforme) e quello del toscanello sempre in agguato, con qualche amico franco tiratore sparso qua e là, non lo fanno passare e il Governo di disunità nazionale del Grande Timoniere Super Tutto va in crisi. Con la forte spinta di chi vuole le elezioni anticipate, tutto va rapidamente a rotoli e Mattarella non può che sciogliere le Camere e indire subito nuove elezioni. Possibile che tutto questa accada entro il 3 agosto? Assai difficile e molto improbabile. Ma la mia ridondante dietrologia mi fa immaginare che questo copione è già stato preparato nei dettagli e che i registi tenteranno di mandarlo in scena a sorpresa. Fine delle minchiate e cronache dal mondo.

I presunti assassini del presidente haitiano, Jovenel Moise, sono stati arrestati dalla polizia. Lo ha reso noto il Segretario di Stato di Haiti. La polizia nazionale ha fatto sapere di aver ucciso quattro “mercenari” coinvolti nell’omicidio e di averne in custodia altri due. “Quattro mercenari sono stati uccisi, altri due sono stati fermati e sono sotto il nostro controllo – ha detto il direttore generale Léon Charles -. Tre poliziotti che erano stati presi in ostaggio sono stati liberati”. Il presidente di Haiti Jovenel Moise è stato assassinato nella sua abitazione dopo che un gruppo di persone armate non identificate ha preso d’assalto la sua residenza privata. Mistero sulle condizioni della moglie: la first lady haitiana Martine Moise, rimasta gravemente ferita nell’attacco, sarebbe ancora viva. Jovenel Moise, 53 anni, era al potere dal febbraio 2017, dopo le dimissioni del suo predecessore Michel Martelly. Durante la sua presidenza, Moise ha dovuto affrontare accuse di corruzione e ondate di proteste antigovernative spesso violente. Moise aveva fortemente sostenuto il referendum costituzionale che si dovrebbe tenere a settembre e che è stato ampiamente contestato dall’opposizione e da molte organizzazioni della società civile. La Costituzione attualmente in vigore a Haiti è stata redatta nel 1987 dopo la caduta della dittatura di Duvalier e dichiara che “è formalmente vietata qualsiasi consultazione popolare volta a modificare la Costituzione mediante referendum”.

Euro 2020. Come previsto, sarà l’Inghilterra, la perfida Albione, a giocarsi il titolo di campione d’Europa del calcio contro l’Italia, da padrona di casa, domenica 11 luglio allo stadio Wembley di Londra alle 21. Grande avversaria per gli azzurri di Roberto Mancini in una sfida di grande fascino, difficilissima non soltanto per il valore degli avversari, – con due attaccanti pericolosissimi come Sterling e Kane – ma anche per le condizioni “ambientali” che certamente saranno complicatissime per la nostra Nazionale, che dovrà dare il meglio di se stessa anche dal punto di vista psicologico. Onore delle armi alla gagliarda Danimarca del capitano Kjaer, grandissimo ex del mio Palermo, che ha costretto gli inglesi ai supplementari per una vittoria alle fine decisamente risicata.

Buona giornata e a domani.

Gaetano Perricone

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