Amiche e amici del #Tanomattinale buon lunedì.
Intercetto sull’ANSA questo flash fresco fresco di stamattina su una indagine di Save the Children, sempre attentissima alle questioni riguardanti i minorenni, che mi sembra molto significativa. “Vengono chiamati ‘nativi digitali’ e quest’anno a causa del Covid hanno lavorato soprattutto in Dad (Didattica a distanza) ben il 29,3% di questi ragazzi non è in grado di scaricare un file da una piattaforma della scuola; il 32,8% non sa utilizzare un browser per l’attività didattica; l’11% non è capace di condividere uno schermo durante una chiamata con Zoom. E’ quanto emerge dalla prima indagine pilota sulla povertà educativa digitale realizzata da Save the Children che ricorda, (dati Istat), come il livello della povertà assoluta tra i minorenni nel 2020 ha raggiunto il top dal 2005: in Italia sono 1 milione e 346 mila (13,6%), 209mila in più rispetto all’anno precedente”. Provo a interpretare: se non si intraprende nel nostro Paese una grande campagna di educazione digitale, il gap tra i giovanissimi che possono e sanno accedere alle tecnologie informatiche e quelli che non possono è destinato ad acuirsi e a diventare incolmabile.
Passo alla orribile storia della giovane pachistana Saman Abbas. “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene”. È la frase che Danish Hasnain, lo zio 33enne di Saman, avrebbe scritto in una chat a una persona molto vicina a lui, parlando della giovane di cui si sono perse le tracce. lo ha riportato ieri la Gazzetta di Reggio Emilia. Di Saman Abbas, diciottenne pachistana che viveva a Novellara nella Bassa Reggiana, non si hanno notizie da ormai più di un mese. Il timore sempre più forte è che la ragazza sia stata uccisa dalla famiglia per essersi opposta a un matrimonio combinato. La Procura reggiana indaga per omicidio con, al momento, cinque indagati: i genitori, due cugini e lo zio. I cinque indagati tutti irreperibili tranne un cugino fermato nei giorni scorsi in Francia e del quale si attende l’estrazione. Da giorni i carabinieri del Nucleo investigativo e dei colleghi della stazione di Novellara stanno battendo palmo a palmo le campagne nei dintorni della casa e dell’azienda agricola presso cui lavorava la famiglia Abbas. Si cerca il corpo della ragazza. Tra le ipotesi investigative c’è quella che sia stato lo zio l’autore materiale dell’omicidio della ragazza.”Stavano parlando proprio di me”. Sono parole che Saman avrebbe detto in chat al fidanzato riferendo parole della madre che indicava l’uccisione come unica “soluzione” per una donna che non si attiene alle regole di vita pachistane. Questo elemento lo avrebbe riferito il fidanzato in testimonianze ai carabinieri.
E’ stato un weekend da record per le somministrazioni di vaccino anti-Covid in Italia. Per il secondo giorno consecutivo sono state raggiunte le 600mila iniezioni nell’arco di 24 ore, con una fortissima affluenza di ragazzi ai vaccini junior. E’ quanto emerge dall’aggiornamento ancora parziale dei dati di ieri sera, secondo cui le inoculazioni sono state 598.582, ma il numero è destinato a crescere ulteriormente. Nella giornata di venerdì era stato invece registrato il record assoluto di 607mila vaccinazioni.
Concludo con il Papa, ancora una volta il nostro grande Papa Francesco che segue “con dolore le notizie che giungono dal Canada circa la sconvolgente scoperta dei resti di 215 bambini alunni della Kamloops Indian Residential School, nella provincia della Columbia Britannica”, e si unisce “ai vescovi canadesi e a tutta la Chiesa cattolica in Canada” esprimendo “vicinanza al popolo canadese, traumatizzato dalla scioccante notizia. La triste scoperta accresce la consapevolezza dei dolori e sofferenze del passato. Le autorità politiche e religiose continuino a collaborare con determinazione per far luce su quella triste vicenda e impegnarsi umilmente in un cammino di riconciliazione e guarigione”. “Questi momenti difficili – ha detto papa Francesco dopo la recita dell’Angelus in Piazza San Pietro – rappresentano un forte richiamo per tutti noi, per allontanarci dal modello colonizzatore, e anche dalle colonizzazioni ideologiche di oggi, e camminare fianco a fianco nel dialogo, nel rispetto reciproco e nel riconoscimento dei diritti e dei valori culturali di tutti i figli e le figlie del Canada”. “Affidiamo al Signore – ha aggiunto il Pontefice – le anime di tutti i bambini deceduti nelle scuole residenziali del Canada e preghiamo per le famiglie e le comunità autoctone canadesi, affrante dal dolore”.
E’ tutto per oggi, buona giornata.
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