Amiche e amici del #Tanomattinale buongiorno.
Oggi sono brevissimo, la morte annunciata all’improvviso della mitica #Raffa mi ha molto rattristato, troppi ricordi sereni e divertenti dei miei 65 anni di vita che mi passano in queste ore davanti agli occhi sono legati al percorso professionale di questa grande artista, che ci ha accompagnato nei nostri anni più belli con la sua professionalità, la sua simpatia, il suo garbo. Le rendono onore per quello che è stata davvero le parole semplici e asciutte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dalle quali mi sento totalmente rappresentato: «Sono profondamente colpito dalla scomparsa di Raffaella Carrà, un’artista popolare, amata e apprezzata da diverse e numerose generazioni di telespettatori in Italia e all’estero. Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso – con la sua bravura e la sua simpatia – un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo».
E’ verissimo. E quando ci capiterà ancora, più che mai adesso dopo la sua scomparsa, di “tucare” ascoltando la sua coinvolgente voce nel famosissimo brano che un tempo fu peccaminoso, ricorderemo quanta allegria e gioia di vivere è riuscita a trasmetterci.
Speriamo che riescano a trasmetterne altrettanta stasera dopo il fischio finale i giocatori della nostra Nazionale di calcio, che affrontano la Spagna a Wembley (ore 21) nella incertissima semifinale di Euro 2020. “Italia favorita? Speriamo che per una volta ci azzecchiate. Noi sappiamo che non sarà così semplice e che dovremo fare una grande partita contro una grande squadra. Siamo nella semifinale di un Europeo e non ci sono partite semplici”, ha detto il commissario tecnico Roberto Mancini, aggiungendo che se le due squadre “sono in semifinale vuol dire che hanno fatto entrambe bene, credo che le percentuali siano a metà. Sarà una bella partita, Spagna e Italia sono piene di giocatori di talento”. E ancora: Italia-Spagna “sarà una partita difficile come lo è stata col Belgio, la differenza sarà il tipo di gioco.
Ci dobbiamo preparare a una partita piena di difficoltà perché la Spagna da anni è una squadra straordinaria, c’è stato un ricambio generazionale ma sono giocatori giovani bravissimi e un tecnico come Luis Enrique molto bravo”, ha spiegato Mancini. Sarà dura, molto dura, per i nostri già bravissimi giocatori ci vorrà la partita perfetta, più ancora che con il Belgio, per battere gli spagnoli. Una serata calcistica tutta da vivere.
La chiudo qui. Delle stucchevoli polemiche dentro il governo di disunità nazionale sul DDL Zan, dei sondaggi elettorali che vedono le destre sovraniste in testa, di un clima che sa già di grandi manovre più o meno sotterranee di posizionamento verso l’elezione del Presidente della Repubblica, di tante altre sgradevoli chiacchiere, per oggi faccio molto volentieri a meno.
Buona giornata
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