Tanomattinale

#Tanomattinale 6 gennaio 2022: il mezzo obbligo vaccinale, Piersanti Mattarella chiede finalmente verità e giustizia per il nonno, in Kazakistan le truppe russe “di pace”, Djocovic espulso dall’Australia fa ricorso, Coviddi o non Coviddi, il calcio va avanti

Amiche e amici del #Tanomattinale buona Epifania che tutte le feste porta via.

Oggi mi sembra doveroso aprire con il nuovo decreto partorito ieri sera con molta sofferenza da Governo più che mai di disunità nazionale, che stabilisce nel nostro Paese un mezzo obbligo vaccinale fino al 15 giugno e che, in prospettiva Quirinalizia, può essere visto come un altro “colpo di bruscia” (spazzola, captatio benevolentiae dicevano i latini) del vecchio B e delle sue truppe al Pd in vista della corsa per il Colle.Per chiarezza e precisione d’informazione, preferisco riportare qui integralmente dal sito del Governo il comunicato n. 55 del CDM: “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole. Il testo mira a “rallentare” la curva di crescita dei contagi relativi alla pandemia e a fornire maggiore protezione a quelle categorie che sono maggiormente esposte e che sono a maggior rischio di ospedalizzazione.

Obbligo vaccinale. Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.Green Pass BaseÈ esteso l’obbligo di Green Pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. Smart workingIl Consiglio dei Ministri è stato informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.

Scuola Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività. Scuola dell’infanzia Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni. Scuola primaria (Scuola elementare)Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici etc etc)Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni”.

Dopo ieri, anche oggi è un tristissimo giorno della memoria: il 6 gennaio del 1980 fu brutalmente ammazzato a Palermo, in via Libertà, il presidente delle Regione siciliana Piersanti Mattarella, fratello del presidente della Repubblica, che stava tentando di imprimere una forte svolta legalitaria e di trasparenza all’azione amministrativa, liberandola dai condizionamenti mafiosi. Colpiscono molto e rendono in pieno il non esaltante, per usare un eufemismo, stato dell’arte delle indagini sul feroce assassinio le forti parole del nipote Piersanti junior nella bella intervista di Elvira Terranova per Adnkronos. Eccone alcuni passaggi: “Dopo 42 anni la mia famiglia ha diritto di conoscere finalmente la verità sull’omicidio di mio nonno. Non abbiamo mai avuto alcuna notizia da parte della Procura di Palermo sullo stato delle indagini. Ora, però, chiediamo verità e giustizia”. “Non abbiamo mai saputo nulla sullo stato delle indagini, a distanza di 42 anni dall’omicidio, nonostante ciclicamente il 6 gennaio vengano riportate notizie di stampa o indiscrezioni su presunte novità sulle indagini sull’omicidio di mio nonno- spiega Piersanti, figlio di Bernardo Mattarella – oltre a questa ciclica ripetizione, quasi commemorativa più che di relativa notizia riguardo alle indagini, non abbiamo alcuna notizia da parte della Procura, nonostante si sappia dalla stampa che le indagini sono ancora aperti”. “Ogni anno spunta un articolo di giornale in cui spunta una pista, una dichiarazione, un indagato che parla, un fratello di un altro indagato che dice di sapere delle cose. Insomma, anche se i modi sono stati più pacati rispetto alle reazioni emotive e ai primi impulsi che sono umani in qualunque altra persona, chiaramente anche nella nostra famiglia c’è la voglia di sapere. Abbiamo anche il diritto di sapere cosa accadde il 6 gennaio del 1980. Visto che non si parla del furto di una bicicletta, di affari di secondo piano, ma di un evento che ha cambiato la storia della città se non della nazione intera”. “Non mi sembra eccessivo parlare di negligenza se non si riesce a portare a termine questo compito dopo 42 anni…”. “Un evento che oltre a colpire la vita pubblica dei palermitani e dei siciliani, ha chiaramente sconvolto anche la vita personale di mia nonna, di mio padre e di mia zia, ma non solo”. Pensieri e parole misurate, ma piene di dolore, in questo appello al quale ogni siciliano, ogni italiano perbene non può che associarsi.

Dal mondo. Le forze di pace del CSTO, l’Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva (in russo Organizatsiya Dogovora o Kollektivnoy Bezopasnost) composta da sei ex repubbliche sovietiche e guidata da Mosca, sono state inviate in Kazakistan, dove sono in corso forti proteste popolari per gli aumenti dei prezzi, su richiesta del presidente Kassym-Jomart Tokayev. Lo ha annunciato il primo ministro armeno Nikol Pashinyan, presidente di turno dell’Organizzazione. La decisione, ha spiegato, è stata presa dal Consiglio di sicurezza collettiva della CSTO. Le forze di pace resteranno in Kazakistan “per un periodo limitato di tempo, con l’obiettivo di contribuire a stabilizzare e normalizzare la situazione nel Paese”. La Reuters riferisce che mezzi militari con a bordo decine di truppe sono arrivati nella piazza principale di Almaty, la maggiore città del Kazakistan. I soldati stanno fronteggiando le centinaia di dimostranti e sarebbero o stati uditi spari. Le prime testimonianze arrivano anche sui social, specialmente su Twitter.In realtà capiremo nei prossimi giorni se si tratta davvero di missione di pace o di altro: è ben nota la nostalgia di Vladimiro Putin per il vecchio impero dell’URSS e la sua voglia di rimetterne insieme altri pezzi dentro la grande madre Russia.

Chiudo con lo sport. Il numero 1 del tennis mondiale Novax(k) Djokovic, che ha passato la notte all’aeroporto di Melbourne dove è fermo da quasi un giorno, ha fatto ricorso contro la decisione delle autorità australiane di cancellare il suo visto ed espellerlo dal Paese, senza fargli giocare l’Open. Non ripeto tutto quello che sapete già, cioè la precipitosa reazione dopo lo sputtanamento mondiale causato dal caso Djocovic, non più solo sportivo ma anche diplomatico, visto che la Serbia ha addirittura convocato per spiegazioni l’ambasciatore d’Australia. Il giudice di Melbourne, Anthony Kelly, esaminerà in queste ore la richiesta dell’atleta serbo, ma è difficile immaginare nuovi colpi di scena in questa squallida vicenda. In Italia, intanto, l’ineffabile governo del calcio, nonostante i contagi che crescono nelle varie squadre al punto da causare il rinvio di quattro partite, ha deciso che oggi il campionato di Serie giocherà regolarmente la prima giornata di ritorno. Mi risparmio commenti, non ce n’è bisogno.Buona giornata e buona Befana.

Gaetano Perricone

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